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IANUS - Quaderni 2023 ISSN 1974-9805
dei nudges (letteralmente “pungoli”, sostanzialmente delle indicazioni) non
contenenti contestazioni specifiche e giuridicamente vincolanti, ma con cui si
rendeva edotta l’impresa del fatto che, alla prima denuncia obbligatoria utile
dall’invio del nudge, l’INPS avrebbe verificato la sua posizione.
Il sistema si fonda sull’errata percezione del rischio da parte di chi pone in
essere tali irregolarità e pare aver registrato esiti positivi: il 22 per cento degli
operatori attenzionati ha infatti regolarizzato la propria posizione entro venti
giorni dall’invio dell’alert e ha ridotto notevolmente la quantità di contributi
pagati tramite compensazione; inoltre, quasi due terzi delle imprese campione
hanno comunque mutato il proprio comportamento procedendo a un minor
ricorso alla compensazione . Importante, specie per vagliare l’attendibilità del
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funzionamento dell’algoritmo, è altresì il dato sulle imprese cessate a nove
mesi dall’invio del messaggio da parte dell’INPS che sono circa la metà del
campione. Tali imprese sono state liquidate, ma i soggetti che hanno
realizzato la frode ben potranno aprire senza particolari costi e in tempi brevi
nuove realtà imprenditoriali riattivando il medesimo (o un simile) sistema di
frode. A fronte della raccolta e dell’analisi di una quantità sempre maggiore di
dati, l’implementazione di un tale sistema dovrebbe consentire proprio di
identificare in un momento assolutamente anticipato le imprese che – sulla
base del calcolo algoritmico – possano essere ritenute potenziali frodatrici. La
questione presenta profili di complessità sul piano tecnico-giuridico: un
sistema di prevenzione fondato su elementi di carattere predittivo-
probabilistico (quindi meri indici di rischio) elaborati e valutati da un
algoritmo non può portare all’attivazione di poteri pubblici che incidono
(anche pesantemente) sulle posizioni giuridiche soggettive dei destinatari.
D’altra parte, si tratta di uno strumento senz’altro utile nell’ottica sia
dell’adempimento degli obblighi contributivi da parte dei soggetti attenzionati
sia, in generale, della promozione di modalità preventive di controllo e di
monitoraggio della regolarità degli operatori economici.
5. Riflessioni conclusive
Come si è tentato di dimostrare, lo sviluppo da parte dell’INPS di applicativi
digitali diretti a ottimizzare i controlli rispetto alla regolarità (non solo, ma anche)
contributiva delle imprese pare poter determinare un incremento dell’efficacia
degli stessi.
In questa sede si è scelto di osservare i possibili riflessi positivi del progresso
tecnologico e digitale rispetto alla tutela dei lavoratori prendendo in
67 È altresì interessante rilevare che circa il quaranta per cento delle imprese campione non ha
proceduto più a compensazioni, ma ha altresì cessato di versare contributi. Cfr.: LILLA, SAPORITO,
Lotta alle frodi grazie all’algoritmo, cit. 90-91.
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