Page 95 - IANUS Diritto e finanza - Rivista semestrale di studi giuridici - N. 29 - giugno 2024 - Il diritto alla sostenibilità: strumenti giuridici della transizione ecologica
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IANUS n. 29-2024 ISSN 1974-9805
Permarrebbe forse il dubbio che tale soluzione, anche perché formulata in
termini ipotetici e non strettamente eziologici, serva a “delimitare” il danno
piuttosto che ad “escludere” la responsabilità della banca , o comunque che al
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tema del nesso di causalità vengano a sovrapporsi aspetti ‘esogeni’ . In ogni caso,
ed in coerenza con quanto sembra suggerire l’analisi economica, la banca
asseverante risulterebbe così al riparo da eccessive (e paralizzanti per l’auspicabile
sviluppo della negozialità partenariale) criticità sottese alla propria attività
asseverativa, compensabili con (inevitabile) lievitazione dei relativi costi di
commissione, soprattutto là dove il comportamento non susciti direttamente
un’alea ‘prevedibile’, comunque eterogenea al piano dei rischi connaturati a
siffatte operazioni contrattuali complesse .
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«ausiliari» del debitore a fronte (deve supporsi) di norme di ordine pubblico, quali quelle unionali in
rilievo, e conseguente (dis)applicazione dell’art. 1225 c.c.; nonché al § 2 dei c.d. «danni punitivi», semmai
riecheggiando la dibattuta questione circa l’ingiusto profitto indebitamente lucrato sfruttando altrui utilità
qualora di natura «proprietaria» (scil., non già «adespote» come quelle ecologicamente impattanti),
secondo la messa a punto di Cass., 23 aprile 2020, n. 8137, in Resp. civ. prev., 2021, p. 209, con ampio
commento di L. CASTELLI. Vi è tornato, con utili spunti, S. GATTI, Il problema dell’illecito lucrativo tra norme
di settore e diritto privato generale, Napoli, 2021, pp. 48 s., 450 s. e 461 s.; nonché, evidenziandone le
originarie matrici ‘contrattuali’, P. PARDOLESI, Arricchimento da fatto illecito: i rimedi (Dai disgorgement
damages alla retroversione degli utili), Bari, 2023, spec. pp. 29 s. e 92 s. V. anche infra, nota 66.
64 Sul delicato tema del nesso di causalità tra “evento” e “danno”, cfr. G. VALCAVI, Sulla causalità
giuridica nella responsabilità civile da inadempienza e da illecito, in Riv. dir. civ., 2001, II, p. 411.
65 Secondo l’autorevole impostazione di L. MENGONI, L’argomentazione orientata alle conseguenze,
ora in ID., Ermeneutica e dogmatica giuridica. Saggi, Milano, 1996, p. 91 s., spec. p. 93, v. parimenti
M. BARCELLONA, Scopo della norma violata, interpretazione teleologica e tecniche di attribuzione della tutela
aquiliana, in Riv. dir. civ., 1973, I, p. 311.
66 Sul cui necessario distinguo dall’«alea economica», v. ora Cass., sez. un., 23 febbraio 2023, n.
5657, in Dir. giust., 2023, f. 26, p. 3, con nota di R. BENCINI; in Giustciv.com, dal 19.04.2023, con nota
di R. PEZZELLA. La prospettiva “contrattuale” sembra attualmente incentivata dalla common law che,
in tali ipotesi, utilizza le c.d. liquidated damages clauses (ossia, penali moratorie), che devono
rappresentare una genuine pre-estimation of the likely losses, distinguendosi dai punitive damages per
violazione di obblighi contrattuali (equiparabili, grosso modo, alla c.d. “tutela aquilana” del contratto),
sanzionabili con una stima delle possibili perdite indotte dall’inadempimento. Se ritenute “genuine”,
l’attore (nel caso, i finanziatori) dovrà semplicemente provare l’inadempimento informativo bancario
per ottenere la somma stabilita, senza dover fornire l’ulteriore prova, richiesta in sede aquiliana, della
perdita attuale ed essendo, inoltre, sollevato dalla c.d. duty to mitigate losses (corrispondente alla
riduzione equitativa ex art. 1384 c.c.), altrimenti applicabile. In tema, v., per tutti, G. H. TREITEL, The
a
Law of Contract, 11 ed., London, 2003, spec. p. 534 ss. L’avvertito timore di alimentare una open-ended
liability, in grado di dilatare a dismisura l’ammontare dei danni risarcibili, viene non a caso
sottolineato, nel settore dianzi evocato (supra, § 9) del rating, nella ricca indagine comparatistica di F.
DRIGO, La responsabilità delle agenzie di rating per il danno all’informato. L’esperienza statunitense, in Rass.
dir. civ., n. 2/2006, spec. p. 535; in seguito, G. TOSCANO, Note minime in tema di responsabilità delle agenzie
di rating, in Act. Jur. Iberoam., 2023, p. 1519 s., con ampia bibliografia.
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