Page 99 - IANUS Diritto e finanza - Rivista semestrale di studi giuridici - N. 29 - giugno 2024 - Il diritto alla sostenibilità: strumenti giuridici della transizione ecologica
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IANUS n. 29-2024                       ISSN 1974-9805





                                  CREDERE IS CREDIT AND CREED:
                                 TRUST, MONEY, AND RELIGION IN
                                                                        1 2
                               WESTERN AND ISLAMIC FINANCE °

                                          Valentino Cattelan

                                            Lecturer in Law
                                         Birmingham City University


                  Credere (‘aver fede’, ‘aver fiducia’ in latino) definisce l’essenza sia del danaro che della religione. Se avere
               fiducia in qualcuno comporta dargli/le credito personale/economico, credere in Dio coinvolge la fede nella
               salvezza ultraterrena. Entrambe queste relazioni riflettono la fiducia che ciò che è stato prestato verrà restituito;
               quello che è stato rettamente investito sarà moltiplicato. Inoltre, così come ogni vicenda di credito è una storia
               di rischio ed incertezza (i debitori possono non riuscire a restituire il danaro e le istituzioni di credito, alla fin
               dei conti, sono sempre gestori di rischio), ogni vicenda di fede è una storia di speranza nella redenzione e nella
               grazia, che va chiaramente oltre il controllo umano – cosicché l’incertezza qui riappare di nuovo. L’originalità
               di questo saggio sta nella comprensione della moneta in connessione alla fede religiosa. A tale scopo, lo scritto
               adotta un approccio comparativo sulla nozione di fiducia (credere) nella finanza occidentale ed islamica, e come
               essa  modelli  diversamente  l’interazione  tra  moneta  (credito)  e  religione  (fede)  nelle  loro  economie  morali.
               Partendo dalla relazioni tra credere (‘aver fiducia’) e credito che interconnette finanza, economia, moralità, e
               religione come se fossero gli angoli di un ‘aquilone del danaro’ (sezione 1), il saggio si addentra sugli sfondi
               teologici della finanza occidentale ed islamica, così da interpretarne i modelli alternativi di gestione del credito
               e del rischio (capitalismo su base di interesse pecuniario vs condivisione del rischio, mutualità, e cooperazione)
               come manifestazioni specifiche dei loro rispettivi credi religiosi, anche in relazione alla natura degli investimenti
               di impatto sociale (sezioni 2, 3 e 4). Per concludere la discussione, considerazioni finali sono proposte sulla
               relazione  tra  fiducia,  danaro  e  religione  secondo  le  linee  interpretative  di  Weber  sul  capitalismo  e  nella
               concettualizzazione  della  finanza  islamica,  e  come  esse  testimonino  la  persistenza  di  una  cultura  di
               differenziazione della modernità (sezione 5).

                  Credere (‘to believe’, ‘to trust’ in the Latin language) defines the essence both of money and religion. If
               trusting someone means giving them personal/economic credit, believing in God involves faith in afterlife
               salvation. Both these relations reflect the trust that what has been lent will be returned; what has been


                  ° Double blind peer-reviewed paper.
                  1  Vorrei dedicare questo saggio alla memoria del Prof. Franco Belli, indimenticabile attore,
               autore e fautore della Facoltà di Economia dell’Università di Siena – perché credo (‘ho fiducia’) che
               ne avrebbe apprezzato i contenuti. Ringrazio inoltre la redazione di IANUS per i preziosi commenti
               preliminari ricevuti in sede di referaggio, che hanno contribuito al miglioramento dello scritto con
               una più chiara definizione dei suoi obiettivi di indagine.
                  2   In  this  article  the  terms  ‘belief’,  ‘religion’,  ‘creed’,  and  ‘faith’  are  used  somehow  as
               synonymous, despite they refer to different aspects of human spiritual life in the English language.
               While the word ‘creed’ indicates a statement of faith that summarises the shared beliefs of a religious
               community (in Arabic, ‘aqidah), ‘belief’ tends to focus more on the inner aspects of faith. ‘Religion’
               (in Arabic, din) usually has a more comprehensive meaning by depicting the whole corpus of beliefs,
               practices, and doctrines related to a certain faith. In relation to this preliminary clarification, I invite
               the reader to think about ‘creed’ in this article more as the anglicized version of the Latin credo, ‘I
               believe’ (from which the term derives) rather than in the sense of a religious belief system (this
               second meaning, however, is employed in the text too). In relation to this, any creed implies the
               ‘faith’ (in Arabic, iman), and so the trust, in God and afterlife salvation.

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