Page 10 - Kathryn Gwiazdon - Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e la “crisi di identità” degli ordinamenti giuridico-politici mondiali
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KATHRYN GWIAZDON





               urbana  costituisce  una  forma  di  sviluppo,  la  realizzazione  di  tali  strutture  in
               contravvenzione agli obblighi a tutela dell’ambiente è fonte di danno per l’uomo
               e la natura. La protezione ambientale sembra fallire a tutti i livelli di governance,
               da quello locale a quello globale. Questo è il quadro giuridico e di governance
               all’interno del quale sono stati elaborati gli SDG. Questo è il quadro giuridico e
               di governance entro il quale si prevede che gli SDG possano essere attuati con
               successo.
                  L’obiettivo  primario  del  diritto  in  generale  e  degli  Obiettivi  di  Sviluppo
               Sostenibile,  in  particolare,  coincide,  ossia  la  protezione  della  vita.  Di
               conseguenza, anche le sfide e coloro che devono affrontare le sfide dovrebbero
               essere allineati. Ci si chiede se la protezione della vita e la promozione della
               sostenibilità  e  dei  principi  democratici  (tra  cui  verità,  giustizia,  trasparenza  e
               governance partecipativa) siano in contrasto con l’attuale struttura di governance.
               Ma se così fosse, quale sarebbe l’obiettivo del diritto e della governance moderni
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               se non quello di proteggere la vita ? Il diritto deve essere una via verso la giustizia,
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               e non un “baluardo dell’ingiustizia” . Troppo spesso sembra che il diritto si trovi
               a  tutelare  interessi  confliggenti  quando  a  dover  essere  protetti  sono  i  soggetti
               vulnerabili e coloro che sono privati dei diritti civili, siano essi esseri umani o
               elementi naturali.
                  Nella tutela di questo tipo di interessi appare difficile quantificare il danno,
               individuare  i  responsabili  dello  stesso  e  le  vittime  e  applicare  alcuni  criteri
               giuridici tipici. Ad esempio, si consideri quanto sia elevato l’onere della prova nel
               caso in cui si voglia dare attuazione al principio di precauzione; in questo caso,
               sta alla vittima e non all’autore di una condotta dimostrare il carattere nocivo
               della  stessa;  inoltre,  la  maggior  parte  dei  danni  gravi  all’ambiente  globale
               trascende il criterio di territorialità del danno e, quindi, impedisce l’attribuzione
               della  responsabilità  nell’ambito  dei  confini  di  un  singolo  Stato  sul  quale
               quest’ultimo  gode  di diritti  di  sovranità;  a questo si  unisce  l’atteggiamento di
               alcuni governi che minano i negoziati internazionali o non ratificano gli impegni
               internazionali assunti. Sfortunatamente, tali condotte sono spesso consentite dal
               diritto  e  dalle  istituzioni  internazionali  di  governance  attualmente  esistenti.
               Appare quindi difficile attuare con successo gli SDG in questo contesto poiché
               sono necessari interventi a portata globale.
                  I  punti  deboli  del  diritto  dell’ambiente  tradizionale,  sia  nazionale  che
               internazionale, sono importanti per comprendere l’approccio degli SDG. Il diritto
               ambientale è settoriale poiché pone erroneamente qualcosa di fondamentale e
               intersezionale, come l’ambiente, in contrapposizione con altri interessi tutelati da
               norme  diverse.  D’altra  parte,  il diritto  dell’ambiente  è  antropocentrico poiché
               pone gli interessi umani, come lo sviluppo, al centro del diritto e della politica.

                  14  GWIAZDON, State versus the Environment: the ethical and legal implications for state non- action in
               protecting the foundations of life. in Ecological Integrity, Law, and Governance, edito da WESTRA et al.
               Londra, Routledge, 2018.
                  15  SACHS, The Strange Alchemy of Life and Law, Oxford: Oxford University Press, 2009.

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