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MARTA AURINO





               1. Il movimento di open data: la risposta giuridica alle sfide della cybercultura

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                  Robert Richard  dieci anni fa titolava «L’ouverture des données publiques: les risques
               d’une  bonne  idée»  (lett.:  «l’apertura  dei  dati  pubblici:  i  rischi  di  una  buona  idea»).
                                                                                         3
               Effettivamente, il movimento di open data  – parallelo a quello di open Government
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               – una buona idea lo è stata, mettendo d’accordo governi dai colori politici diversi
               con  i  suoi  mantra  di  trasparenza  e  apertura  dell’operato  della  pubblica
               amministrazione. Se l’utopia dell’apertura ha un'eco così positiva tra ideologie
               contraddittorie, è perché molti ritengono che abbia la capacità di diventare una
               leva  per  accelerare  il  ritmo  dell'innovazione,  alimentando  nuove  forme  di
               partecipazione e conoscenza collettiva . Ciononostante, come ogni buona idea,
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               non è priva di contraddizioni né di criticità.
                  Nella seconda metà degli anni Novanta la crescita del web è stupefacente.
               Tutto è online. Il traffico web, sino ad allora anarchico e disorganizzato, inizia a
               dotarsi  di  regole  destinate  a  perimetrare  la  condivisione,  a  permettere  che  le
               ricerche  si  effettuino  in  maniera  snella  e  veloce,  mediante  parole  chiave .  La
                                                                                     5
               cybercultura   spopola  ovunque  e  investe  anche  le  amministrazioni  pubbliche,
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               imponendo rapidamente un cambio di paradigma dei fenomeni di circolazione e
               diffusione di informazioni legate all’operato della pubblica amministrazione, i cui
               risvolti,  ancor  prima  che  economici,  hanno  interessato  il  diritto  all’accesso
               all’informazione (già consacrato in Francia dalla Loi CADA ).
                                                                      7
                  Il movimento del software libero  sviluppatosi in quegli anni, basato sulla libertà
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               d’espressione e d’utilizzo, ha così influenzato e forgiato quello degli open data. Ne
               è derivata una considerevole moltiplicazione delle base dati che ha coinvolto tutti
               i livelli del servizio pubblico, da quelli locali a quelli sovranazionali. Nel 2007


                  1  R. RICHARD, Position. L’ouverture des données publiques: les risques d’une bonne idée, in Esprit, n°6,
               2013, 1.
                  2  L'espressione “aprire i dati pubblici” può erroneamente far pensare che basti una semplice
               decisione amministrativa per rendere accessibili fonti di informazione preesistenti. In realtà, è più
               corretto parlare di un processo di apertura. Esso può essere suddiviso in tre fasi: identificazione,
               pubblicazione ed estrazione. Si veda, A. COURMONT, De la donnée à la donnée ouverte : les épreuves
               d’ouverture des données, in Statistique et société, 3/2017, 19. In Italia, l’espressione è conosciuta sin dal
               Codice dell’amministrazione digitale, D. lgs. n°82/2005.
                  3  La dottrina del governo aperto ambisce a trasparenza, verificabilità e responsabilità delle azioni
               del Governo di fronte ai cittadini. Si veda, T. AGNOLONI, Dall’informazione giuridica agli open data
               giuridici, in G. PERUGINELLI - M. RAGONA (a cura di), L’informatica giuridica in Italia. Cinquant’anni
               di studi, ricerche ed esperienze, Napoli, 2014, 581.
                  4  F. IBEKWE-SANJUAN - F. PAQUIENSÉGUY, Open, big, collaboration: trois utopies de l’innovation au
               XXIe siècle, in Big data, open data: quelles valeurs ? Quels enjeux?, Rabat, 2015, 15.
                  5  J. BOURGUIGNON, Internet année zero, Parigi, 2021, 15 ss.
                  6  J. MACEK, Defining Cyberculture, in Cyberspace-Normative Frameworks, 2004, 1.
                  7  La Loi Commission d’accèes aux documents administratifs del 1978, consacrò la libertà d’accesso ai
               documenti amministrativi e alla riutilizzazione delle informazioni pubbliche.
                  8  Per approfondire questa tematica, si veda M. BERRA, A. R. MEO, Il software libero: la qualità
               attraverso la cooperazione, in Quaderni di sociologia, n°23, 2000.
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