Page 4 - Emanuela Orlando - Sviluppo sostenibile, catene di valore e responsabilità ambientale di impresa: evoluzione del quadro normativo a livello internazionale e prime riflessioni sui nuovi sviluppi in diritto UE
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EMANUELA ORLANDO
1. Introduzione
Negli ultimi decenni, la minaccia sempre più imperante del cambiamento
climatico, il problema della perdita della biodiversità e il progressivo e incessante
degrado ambientale, hanno messo in luce in maniera sempre più evidente
l’esigenza di ripensare e riorientare in chiave di sviluppo sostenibile i sistemi di
produzione e distribuzione a livello globale. Attualmente, più del sessanta per
cento del commercio globale si svolge in catene di valore legate ad imprese
transnazionali . Le esternalità negative e l’impatto ambientale, sociale e sulla
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tutela dei diritti umani derivanti dai processi di produzione e distribuzione e dal
consumo nel mercato globale è da tempo oggetto di analisi e discussione a livello
internazionale e nell’ambito dell’Unione Europea. Se da un lato la
globalizzazione economica e l’aumento della produzione e distribuzione di beni
di consumo e servizi attraverso catene di fornitura internazionali ha portato
numerosi vantaggi e opportunità, dall’altro lato, questi stessi processi sono stati
accompagnati da problematiche significative in termini di impatto ambientale,
umano e sociale. Tali problematiche sono accentuate specialmente in quei paesi
dove la mancanza di una legislazione nazionale adeguata combinata con la
carenza di appropriate tutele a livello della singola impresa, rendono le imprese
multinazionali ivi operanti particolarmente esposte al rischio che le loro attività e
operazioni commerciali siano direttamente o indirettamente associate a gravi
danni all’ambiente e abusi di diritti umani. Emblematico a questo riguardo è il
caso riguardante il coinvolgimento della multinazionale Union Carbide nel
gravissimo incidente di Bhopal, in India nel 1984, dove la fuoriuscita di 40
tonnellate di gas altamente tossico da un impianto chimico causò la morte
immediata di più di tremila ottocento persone, e provocando uno dei più gravi
disastri ambientali nella storia dell’India. Da un punto di vista giuridico, la
tragedia di Bhopal viene spesso evocata come uno degli esempi più evidenti della
totale inadeguatezza del quadro giuridico nella regolamentazione delle imprese
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operanti in paesi in via di sviluppo , e soprattutto della mancanza di meccanismi
appropriati che garantiscano una giustizia effettiva per le vittime di tali incidenti,
attraverso un appropriato risarcimento e l’affermazione delle dovute
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responsabilità . Purtroppo, a distanza di molti anni da quel tragico evento,
rimangono numerosi e ripetuti gli episodi in cui imprese occidentali sono
coinvolte, direttamente o indirettamente, in casi di violazioni di norme ambientali
1 UNCTAD, Global Value Chains and Development (2013)
https://unctad.org/system/files/official-document/wir2013_en.pdf
2 TYAGI e ROSENCRANZ, Some International law aspects of the Bhopal disaster, in Social science
and Medicine, 1988, 1105.
3 PASSOW e EDWARD, ‘The long, dark shadow of Bhopal: still waiting for justice, four decades
on’, in The Guardian, 14 June 2023, https://www.theguardian.com/global-
development/2023/jun/14/bhopal-toxic-gas-leak-chemical-environmental-disaster-waiting-for-
justice-union-carbide-dow (ultimo accesso 4 settembre 2023).
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