Page 22 - Costanza Di Francesco Maesa - Questioni giuridiche relative all’applicazione dell’intelligenza artificiale alla conservazione delle foreste
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COSTANZA DI FRANCESCO MAESA
3.3 “Ownership”, controllo e/o proprietà dei dati: profili problematici
connessi all’utilizzo dell’IA in ambito agro-forestale
Un’altra questione giuridica che deve essere discussa e che dovrebbe essere
adeguatamente disciplinata per tutelare i diritti dei soggetti interessati consiste
nell’assicurare a tali soggetti il controllo sui dati che sono utilizzati dai sistemi di
IA a tutela delle foreste. Nel caso in cui sistemi di intelligenza artificiale vengano
utilizzati per conservare aree forestali che appartengono a proprietari privati ,
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questi ultimi temono, infatti, che i loro dati possano essere utilizzati contro di loro
in futuro . In particolare, i proprietari privati e gli agricoltori temono che i loro
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dati possano essere comunicati ad autorità di regolamentazione o uffici
governativi, i quali, a loro volta, potrebbero imporre loro il pagamento di tasse o
multe o comminare loro altre sanzioni. I dati potrebbero anche essere utilizzati,
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nel caso dei piccoli agricoltori, da multinazionali quali Monsanto, per influenzare
gli agricoltori e vendere loro specifici prodotti sulla base delle informazioni e dei
dati che hanno raccolto . La questione della proprietà e del controllo dei dati
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rappresenta, quindi, una questione importante da dirimere per i privati che
vorrebbero utilizzare l’IA a fini di tutela e conservazione forestale. Per i
proprietari che vorrebbero ricorrere all’IA per gestire il proprio patrimonio
forestale è infatti particolarmente importante sapere se i fornitori di dispositivi
basati sull’IA hanno il diritto di trasferire a soggetti terzi, sia privati che pubblici,
i dati da loro stessi condivisi.
In tal senso, la questione è complessa e di difficile soluzione poiché numerosi
sono i diritti coinvolti e la tutela assicurata ai soggetti interessati è spesso il
risultato di un coacervo di diverse discipline che regolano solo specifici aspetti del
problema. A livello europeo, per esempio, è ancora oggetto di discussione la
questione se sia necessario configurare la “ownership” dei dati in termini di diritto
di proprietà. Alcuni autori sostengono che sia necessario qualificare il diritto dei
titolari dei dati in termini di “proprietà” di tali dati al fine di evitare alcuni effetti
negativi che derivano da una mancata qualificazione di tale diritto in termini di
proprietà, quali, per esempio, la possibilità di negoziare la cessione di tali dati a
80 Si consideri che in Europa la proprietà delle foreste varia sia in termini di dimensioni che di struttura
proprietaria, determinando una grande diversità dei modelli di gestione. In base a dati recenti, circa il 60
% delle foreste dell'UE appartiene a 16 milioni di proprietari privati (Comunicazione della Commissione,
del 16 luglio 2021, dal titolo «Nuova strategia dell'UE per le foreste per il 2030» (COM(2021)0572)), di
cui una quota significativa e costituita da piccoli proprietari, mentre circa il 40 % delle foreste dell'UE e ̀
̀
di proprietà pubblica. Si veda Forest Europe, State of Europe's Forests 2020 in https://foresteurope.org/wp-
content/uploads/2016/08/SoEF_2020.pdf, ultimo accesso 12 dicembre 2023.
81 FERRIS, Data privacy and protection in the agriculture industry: is federal regulation necessary, cit.
82 RYAN, Ethics of using AI and big data in agriculture: the case of a large agriculture multinational, cit.,
p. 9; SYKUTA, Big data in agriculture: property rights, privacy and competition in Ag data services, in Int
Food Agribus Manag Rev, 2016 19:57-74.
83 KSHETRI, The Emerging Role of Big Data in Key Development Issues: Opportunities, Challenges, and
Concerns, in Big Data & Society, 2014, 1, 2, 13.
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