Page 22 - Alessandro Pelizzon - La “personalità ambientale”: un nuovo principio di diritto per la giustizia climatica?
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ALESSANDRO PELIZZON





                  Il desiderio di trascendere la tradizionale dicotomia occidentale, per puntare
               verso una nuova categoria di “personalità ambientale”, è evidente nel linguaggio
               di molti dei casi considerati in questo articolo. Ciò che questi casi rivelano è uno
               spazio teorico ancora non specificato, ed è in questo spazio che sembra situarsi
               l’attuale  fase  del  movimento  per  i  diritti  della  Natura.  Lungi  dall’essere
               predeterminato,  ciò  di  cui  è  costituita  questa  nuova  persona  ambientale  deve
               ancora essere completamente definito, e la sua definizione emergente apre uno
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               spazio  dialogico  “pluriversale ”,  in  cui  si  spera  che  le  parole  ammonitrici  di
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               Marshall possano essere ascoltate . Jon Garthoff, ad esempio, suggerisce che la
               personalità giuridica sia scomposta in almeno due elementi – legittimazione e
               responsabilità  –  e  che  i  sistemi  giuridici  respingano  il  principio  secondo  cui
               un’entità ne possieda uno solo nel caso in cui possieda l’altro . Sam Campbell e
                                                                        62
               Laura Gurney hanno sostenuto che la sentenza relativa al caso Gange manifesta
               tre realtà ontologiche sovrapposte del fiume Gange – il fiume come risorsa socio-
               economica,  come  ecosistema,  e  come  ente  spirituale  –  che  contribuiscono
               simultaneamente  al  riconoscimento  della  personalità  giuridica  del  fiume.  In
               effetti, secondo la corte indiana, gli Hindu provano una connessione collettiva
               profonda  con  i  fiumi  Ganga  e  Yamuna,  e  tali  fiumi  sono  entità  vive  che
               sostengono  intere  comunità .  Analogamente,  nel  caso  più  recente  del  fiume
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               Turag in Bangladesh, l’Alta Corte del Bangladesh ha fornito un’interpretazione
               innovativa  di  una  serie  di  disposizioni  costituzionali  per  confermare
                                                                       64
               l’interdipendenza dell’umanità e della natura in Bangladesh . E del resto, l’idea
               che un ente, un elemento o un sistema naturale debba essere intrinsecamente più
               di una semplice “persona giuridica” era già contenuta nelle parole della prima
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               sentenza citata che contemplava tale possibilità .

                  60  ESCOBAR, Pluriversal Politics. The Real and the Possible, Durham: Duke University Press, 2020.
                  61  MARSHALL, Removing the Veil from the ‘Rights of Nature’: The Dichotomy between First Nations Customary
               Rights and Environmental Legal Personhood, in Australian Feminist Law Journal, 2020
                  62  CAMPBELL-GURNEY, Mapping and navigating ontologies in water governance: the case of the Ganges, in
               Water International, 2020, 967.
                  63  Ibidem. In originale: «presents three overlapping ontologies of the Ganges – the river as socio-economic resource,
               ecosystem, and spiritual being – and invokes them simultaneously as grounds for granting legal personality … [a]ll
               the Hindus have deep Astha in rivers Ganga and Yamuna and they collectively connect with these rivers … [r]ivers
               Ganga and Yamuna are breathing, living and sustaining the communities from mountains to sea».
                  64  SOHIDUL ISLAM-O’DONNELL, Legal rights for the Turag: rivers as living entities in Bangladesh, in
               Asia Pacific Journal of Environmental Law, 23(2), 2020, 165. In originale: «express a further opinion on the
               interdependence of humanity and nature within Bangladesh».
                  65  «So, it should be as respects valleys, alpine meadows, rivers, lakes, estuaries, beaches, ridges, groves of
               trees, swampland, or even air that feels the destructive pressures of modern technology and modern life. The
               river, for example, is the living symbol of all the life it sustains or nourishes - fish, aquatic insects, water ouzels,
               otter, fisher, deer, elk, bear, and all other animals, including man, who are dependent on it or who enjoy it for
               its sight, its sound, or its life. The river as plaintiff speaks for the ecological unit of life that is part of it. Those
               people who have a meaningful relation to that body of water - whether it be a fisherman, a canoeist, a zoologist,
               or a logger - must be able to speak for the values which the river represents and which are threatened with
               destruction». Sierra Club v Morton, 742.

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