Page 146 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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CRISTIANE DERANI





               materia  e  l’energia  fornite  dall’ambiente  precedentemente  esistente.  I
               cambiamenti qualitativi prodotti dal processo economico si muovono in un’unica
               direzione nel tempo e sono, quindi, irreversibili. Il sistema produttivo trasforma
               la materia prima in beni richiesti dalla società, il cui utilizzo genera, poi, un rifiuto
               che non potrà rientrare nella catena di produzione.
                  È chiaro che non può esistere società senza produzione di mezzi di sussistenza
               e  nemmeno  produzione  senza  consumo  di  energia.  Un  altro  fattore  da
               considerare è che la nostra società è ad alto consumo energetico, il che ci spinge
               a cercare fonti energetiche che consentano di continuare a soddisfare le necessità
               create da uno stile di vita “assetato” di energia. È pertanto chiaro che durante
               questa ricerca, l’energia che viene utilizzata più intensamente nella riproduzione
               del processo economico e al fine di soddisfare le esigenze contemporanee genera
               esternalità  che  sono  l’origine,  tra  i  diversi  impatti  negativi,  del  fenomeno  del
               cambiamento climatico. Le fonti energetiche fossili rilasciano nell’atmosfera gas
               serra in grado di impedire il ritorno della radiazione solare nell’atmosfera.
                  In tale contesto, pur prendendo in considerazione le alternative esistenti che
               generano  un  minore  impatto,  come  le  fonti  energetiche  eoliche,  solari  e  le
               biomasse, esiste la necessità di un cambiamento drastico nei modelli di consumo
               energetico.  La  sostenibilità  non  si  costruisce  attraverso  la  scelta  delle  fonti
               energetiche, ma attraverso l’indagine dei flussi di tale energia: dove si muove, per
               cosa viene utilizzata, quali beni vengono generati e quali rifiuti vengono prodotti,
               chi sfrutta tali flussi, qual è il suo reale contributo al miglioramento delle relazioni
               di vita. In sintesi, è importante considerare la sostenibilità energetica a partire dal
               suo flusso nel processo economico. Una comprensione più complessa di ciò che
               si suppone siano efficienza energetica e sostenibilità è implicita se si considera
               l’affermazione  di  Georgescu-Roegen,  di  quasi  mezzo  secolo  fa.  Secondo
               l’economista non è più possibile parlare di “crescita sostenibile”, nemmeno di
               “crescita  zero  o  stato  stazionario”.  Per  garantire  la  sopravvivenza  sostenibile
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               dell’umanità nella biosfera del nostro pianeta Terra, la “decrescita” è inevitabile .
                  In base a questo presupposto, il diritto, orientando la scelta delle alternative
               per  l’uso  dell’energia  nel  processo  di  riproduzione  della  vita  umana  e  nella
               costruzione dei valori, ha in linea di principio il compito di individuare modi e
               mezzi  che  riflettano  uno  sviluppo  economico  radicalmente  diverso.  La
               costruzione di un quadro giuridico che definisca a chi “appartiene” l’energia deve
               andare oltre l’efficienza e il reindirizzamento verso fonti più pulite. Una politica
               energetica adottata nell’interesse delle popolazioni presenti e future deve avere un
               impatto positivo sulla biosfera del pianeta a cui appartiene l’umanità come specie
               che coesiste con altre specie viventi .
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                  8  ELI DA VEIGA, A Condição biofísica do desenvolvimento, in GEORGESCU-ROEGEN, O Decrescimento:
               Entropia, Ecologia, Economia, San Paolo, 2013, 16
                  9  GEORGESCU-ROEGEN, O Decrescimento: Entropia, Ecologia, Economia, op. cit, 45

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