Page 149 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





               produce. Secondo una recente sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni
               Unite,  l’obiettivo  dello  sviluppo  sostenibile  è  quello  di  porre  fine  alla  fame  e
               raggiungere la sicurezza alimentare, promuovendo un’agricoltura sostenibile, i
               cui  punti  salienti  sono  gli  aspetti  della  produttività,  lo  sviluppo  di  sistemi
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               alimentari agricoli e pratiche agricole resilienti . Se questo obiettivo primario non
               viene integrato seriamente nelle politiche nazionali e regionali per la produzione
               di biomassa per la generazione di energia, esso si ridurrà a mere dichiarazioni
               senza alcuna applicazione concreta.
                  Ciò  detto,  è  necessario  ampliare  la  visione  al  di  là  degli  strati  dei  territori
               sfruttati e ricercare l’energia sostenibile su una scala della biosfera, oltre a quella
               puramente locale. Ciò che può sembrare sostenibile a livello locale, può risultare,
               su  scala  più  ampia,  in  uno  spostamento  verso  l’insostenibilità,  quando,  ad
               esempio, il prodotto viene visto separatamente dai rifiuti materiali generati dalla
               sua produzione e dal suo utilizzo e dall’energia consumata per la sua produzione.
               La concezione politica e normativa che mira a mettere insieme questo contesto
               complesso  richiede  di  unire  gli  obiettivi  di  sviluppo  sostenibile  con  quelli
               energetici,  la  sicurezza  alimentare,  la  conservazione  della  biodiversità  -  tutte
               misure conseguenti il cambiamento climatico. Attraverso considerazioni pratiche
               di  questo  tipo  è  possibile  parlare  di  efficienza  energetica  in  un’accezione
               complessa  che  va  oltre  l’approccio  riduttivo  di  una  prospettiva  meramente
               quantitativa.  Nel  mercato  globale,  l’efficienza  energetica  deve  trovare  un
               equilibrio all’interno del libero mercato e rispetto alla composizione di processi e
               prodotti con un alto livello di entropia.
                  Lo Stato di diritto rappresenta il punto di equilibrio tra le diverse scelte di
               pratiche  di  produzione,  commercio  e  consumo.  Gli  obblighi  normativi  che  si
               basano sul quadro complessivo del flusso di materiali e di energia di un processo
               produttivo,  flusso  che  produce  una  dispersione  di  prodotti  ed  energia  con
               conseguente distruzione di materie prime, possono tradursi in una prospettiva di
               energia sostenibile.


               4. Verso un mercato basato sulla sostenibilità energetica

                  La teoria economica raccoglie una varietà di miti. Uno di questi, e il più forte
               nella politica internazionale delle relazioni commerciali, è che il liberalismo più
               spinto  genererebbe  i  maggiori  benefici  per  gli  Stati  perché  produrrebbe  una
               maggiore  redditività  per  le  aziende.  Nel  perseguimento  di  questo  ideale,  si
               lasciano tracce di esternalità negative sotto forma di esclusione dei concorrenti,
               isolamento dei settori produttivi, rinuncia al lavoro manuale e pressione sulle


                  14  UN General Assembly Res 66/288, The future we want, (27 luglio 2012) https://documents-
               dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N11/476/10/PDF/N1147610.pdf?OpenElement   (ultimo
               accesso 2 dicembre 2023).

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