Page 17 - Marilena Rispoli Farina - Quali lezioni dalle crisi bancarie di marzo? Crolli, timori e riforme
P. 17

IANUS n. 26-2022                       ISSN 1974-9805





               5. Il “caso Tercas”, la posizione della Commissione e le problematiche poste
                 sul tappeto

                  Si aprirono scenari problematici dopo che la Cassa di Risparmio della Provincia di
               Teramo  (TERCAS)  veniva  posta  in  amministrazione  straordinaria  nel  2012,  e
               seguendo le prassi consolidate, le Autorità studiarono una soluzione conservativa. Nel
               2013 i commissari straordinari condussero una trattativa con la Banca popolare di Bari
               per risolvere la crisi della TERCAS. La Banca popolare di Bari si era impegnata ad
               intervenire a patto che il FITD (Fondo interbancario di tutela dei depositi) coprisse il
               deficit patrimoniale. Fatti gli opportuni approfondimenti sull’onere da sostenere e sulle
               prospettive di risanamento, il FITD nel 2014 aveva deliberato l’intervento a sostegno
               dell’operazione, ottenendo l’autorizzazione della Banca d’Italia ai sensi dell’art. 96-ter,
               1° comma, TUB. L’intervento, previsto dallo statuto del Fondo e dall’art. 96-quater
               TUB,  sarebbe  consistito  nella  copertura  del  deficit  patrimoniale  di  TERCAS,  ed
               avrebbe  generato  un  “minor  onere”  rispetto  a  quello  derivante  da  un  eventuale
                                                                                   35
               rimborso  dei  depositanti  a  seguito  di  liquidazione  coatta  amministrativa .  Con
               successiva decisione del 23 dicembre 2015 la Commissione concorrenza (2016/1208),
               nonostante  la  provenienza  privata  dei  fondi,  ha  ritenuto  aiuto  di  Stato,  e  quindi
               illegittimo in quanto in violazione del Trattato, l’intervento effettuato dal FITD a favore
               dell’operazione  TERCAS,  disponendone  il  recupero,  e  ciò  in  base  a  una  serie  di
               argomentazioni, che possono così sintetizzarsi.
                   a) il FITD, pur essendo un fondo di diritto privato, alimentato con denaro privato
               perché proveniente dalle banche associate, svolge una funzione di interesse pubblico;
                  b)  tutte  le  operazioni  attuate  dal  fondo,  anche  quelle  non  consistenti  nel
               rimborso dei depositanti, sono soggette ad autorizzazione e controllo della Banca
               d’Italia, e quindi di un organo dello Stato, e vanno pertanto ritenute aiuti di Stato.
                  La decisione della Commissione, decisamente formalistica, ha avuto conseguenze
               dirompenti negli anni susseguenti. Per l’impossibilità per i fondi di tutela dei depositanti
               di intervenire a sostegno di operazioni di riorganizzazione e/o di cessione sono risultate
               più complesse le soluzioni della crisi di banche in difficoltà, e si è dovuta sospendere
               una prassi virtuosa che aveva avuto effetti positivi per molti anni sulla stabilità del
               sistema bancario. Si è infatti dovuto ricorrere a sistemi alternativi appositamente creati,
               come i due Fondi Atlante, tendenti a sostenere il risanamento delle banche in crisi con
               fondi privati tramite una ricapitalizzazione ed una cessione dei crediti deteriorati o si è
               intervenuti tramite la creazione di “fondi paralleli” a quelli tradizionali, separati dal
               FITD  e  dal  FGD,  di  tipo  associativo  e  ad  adesione  volontaria  come  lo  Schema
               volontario del FITD, che è stato costretto a supportare l’operazione TERCAS a seguito
               della  decisione  della  Commissione  nonché  altre  operazioni,  come  da  ultimo  la
                                                                                 36
               sottoscrizione di un prestito subordinato a favore di Banca Carige S.p.A. , oppure

                  35  Si veda G BOCCUZZI, Le crisi bancarie in Italia (2014 - 2020). Insegnamenti e riflessioni per la
               regolamentazione, cit., 45 ss.  SCIPIONE, Aiuti di Stato, crisi bancarie e ruolo dei Fondi di garanzia dei
               depositanti, in Giur. comm., 2020, I, 184 ss.
                  36  CLARICH - PISANESCHI, Aiuti di Stato e tutela della concorrenza: i casi Tercas, Monte dei Paschi e Carige, in

                                                   129
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22