Page 14 - Ugo Pagano - Privatizzazione della conoscenza e creazione d’intangibili
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UGO PAGANO
monopolistici, utili in alcuni casi a incentivare l’innovazione, quelli che sono ora
visti come dei quasi-intoccabili diritti di proprietà. Un ente internazionale, parte
o meno del WTO, dovrebbe essere in grado di espropriare o sospendere i
cosiddetti diritti di proprietà intellettuale ogni volta che essi ostacolino il
raggiungimento di importanti fini pubblici. Quel potere che gli Stati Nazionali
avevano sui monopoli nazionali e mantengono tuttora su case e terreni non può
essere abolito ma va traferito ad una autorità internazionale. Casi come i vaccini
Covid in cui una minoranza di paesi occidentali ha impedito che essi fossero
celermente messi a disposizione di tutti i paesi del mondo non dovrebbero più
ripetersi.
I monopoli intellettuali si configurano come ostacoli ben più forti dei dazi
protezionistici per l’accesso ai mercati. Essi impediscono non solo l’esportazione
dei beni in alcuni paesi ma anche la loro stessa produzione. La conflittualità fra
Stati che essi generano è sempre più elevata anche perché i confini fra innovazione
civile e militare si fanno sempre più indefiniti. Una riforma delle istituzioni
internazionali non è solo necessaria per combattere le diseguaglianze e superare
la stagnazione degli investimenti innovativi ma anche a ridurre la crescente
conflittualità fra gli Stati. La scienza aperta e la concorrenza aperta sono foriere
di pace e di cooperazione internazionale. Esse costituiscono anche una forma di
disarmo, insieme economico e militare, in un mondo che rischia di diventare
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sempre più conflittuale e pericoloso .
21 Cfr. PAGANO, Military Secrets and the World Trade Organization, in Social Europe, February 1,
2023, all’indirizzo http://www.socialeurope.eu/military-secrets-and-the-world-trade-organization.
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