Page 12 - Ugo Pagano - Privatizzazione della conoscenza e creazione d’intangibili
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UGO PAGANO
5. Capitalismo dei monopoli intellettuali e riforma delle istituzioni
internazionali
La massiccia privatizzazione degli intangibili, accentuatasi dopo gli accordi
TRIPS degli anni ’90, è stata una importante causa di crescenti diseguaglianze, di
una forte finanziarizzazione e di una prolungata stagnazione.
La distribuzione dell’uso della conoscenza può essere più egualitaria di quella
dei terreni o delle macchine. Tutti possono usare una stessa unità di conoscenza
mentre uno stesso terreno o una stessa macchina possono essere usati solo da
poche persone. Al tempo stesso la cosiddetta proprietà privata della conoscenza
porta a un aumento di diseguaglianze ben più accentuato di quella che può essere
indotta dalla proprietà privata delle macchine o della terra. La proprietà privata
di una macchina o di un terreno non comporta che altri non usino una macchina
o un terreno simile o persino identico. Invece la proprietà privata della
conoscenza (ovvero la sua monopolizzazione) implica che altri non possano fare
uso di conoscenze simili. L’uso intensivo della conoscenza nei processi produttivi
ci porta dunque a un bivio. Mentre essa potrebbe permettere l’avvento società più
inclusiva con minori diseguaglianze essa ci sta portando invece a un loro enorme
aumento. Si è prodotta un’enorme differenza di rendimenti fra imprese ricche di
proprietà intellettuale e imprese che sono, invece, in un circolo vizioso in cui
l’assenza di proprietà intellettuale e l’assenza di capacità innovative si rafforzano
a vicenda .
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La privatizzazione della conoscenza ha creato un numero enorme di beni
fittizi che consistono nel diritto di escludere altri dal suo uso cui corrisponde una
limitazione globale delle libertà altrui. Per quanto questi beni fittizi possano essere
spesso dannosi per lo sviluppo dell’economia globale essi generano forti rendite
monopolistiche per le imprese che li posseggono cui corrisponde un cospicuo
aumento del valore delle loro azioni e della ricchezza finanziaria dei loro
azionisti. In questo modo la privatizzazione della conoscenza ha generato una
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forte finanziarizzazione dell’economia . Una conoscenza pubblica globale non
può essere inclusa in un bilancio pubblico di uno Stato o tanto meno nel bilancio
privato di una azienda. Essa costituisce un global common che appartiene a tutta
l’umanità. La sua privatizzazione corrisponde necessariamente a una decrescita
di questo bene pubblico globale. A una vertiginosa crescita degli intangibili, che
sono aumentati dal 20 all’80 per cento per le prime imprese non finanziarie del
18 Su questo punto cfr. PAGANO - ROSSI, Come sorridere anche noi. Accesso alle conoscenze, crescita
economica e riduzione delle diseguaglianze, in L’Industria, 2019, 693 ss.
19 La finanziarizzazione della economia è rafforzata dalla creazione di intangibili sia perché crea
nuovi “beni” che generano rendite monopolistiche sia perché i beni intangibili, non avendo un
valore di mercato ben definito, sono inadatti a essere un buon collaterale per i prestiti delle banche
e sono più idonei a dei finanziamenti azionari. Su questo cfr. PAGANO, Finance, Intangibles and The
Privatization of Knowledge, in AVGOULEAS - DONALD (eds), The Political Economy of Financial
Regulation, Cambridge, 2019, 63-101.
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