Page 27 - Carmelita Camardi - "Gigantismo" e disuguaglianze nell'economia dei dati. Appunti sulla governance europea delle relazioni digitali
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IANUS n. 27–2023                       ISSN 1974–9805





               di una interpretazione adeguata della complessità del tema. Rispetto alla quale
               l’eventuale comprensibile obiezione per la quale l’applicazione di una tale mole
               di strumenti necessita poi di semplificazione e di efficacia nei singoli ordinamenti,
               deve fare i conti sia con la irriducibilità dei problemi volta per volta regolati a
               schemi unitari, in ragione della struttura del sistema ordinamentale europeo e di
               quel duplice binario più sopra evocato (tra mercato e diritti fondamentali); sia con
               la instabilità e la continua metamorfosi dei problemi da risolvere.
                  Ciò  che  induce  poi  a  valorizzare  il  ruolo  di  tutti  gli  attori  dell’esperienza
               giuridica presenti nel nostro sistema, e la combinazione di tutti gli strumenti di
               enforcement. Dalla giurisprudenza multilivello, alle singole Autorità di vigilanza,
               disposte quasi sempre in una rete istituzionale di relazioni; dal public enforcement
               al private enforcement, alla tutela individuale e collettiva nel contrasto alle pratiche
               digitali lesive dei diritti, l’effettività della protezione della società e delle categorie
               più  deboli  rispetto  all’impatto  negativo  prodotto  dalla  economia  digitale
               sull’assetto distributivo e sull’autonomia delle scelte private e pubbliche, non può
               non essere affidata ad una pluralità di rimedi, la cui combinazione  soltanto è in
               grado di dare consistenza a quel contropotere che molti invocano di fronte alle
               nuove sovranità private.
                  Sul piano dei contenuti, e limitandoci in questa sede agli atti evidenziati, la
               strumentazione adottata – come si è detto – non si discosta dai moduli tradizionali
               della regolazione degli aspetti contrattuali all’insegna della disclosure e degli aspetti
               di  mercato  all’insegna  della  repressione  delle  pratiche  opportunistiche  e
               anticompetitive. È mancato un più vigoroso intervento sull’aspetto più aggressivo
               del  potere  privato,  espresso  attraverso  la  moltiplicazione  esponenziale  delle
               utenze e perciò della dimensione delle infrastrutture operative. Un intervento che,
               con ogni probabilità, potrà essere oggetto di prossimi ripensamenti .
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                  52  Ad esempio, per ciò che concerne il tema – molto presente adesso nel dibattito USA – del
               pagamento di una tassa da parte delle Big tech per la pubblicazione di contenuti protetti; ovvero il
               tema della regolamentazione del cosiddetto Metaverso, presente invece in UE. Riferimenti in DI
               BENEDETTO - MOSCIANESE, Il diritto antitrust nel metaverso: spunti di riflessione su quel che verrà, in
               Medialaws, 2022, al link https://tinyurl.com/3xw4n5tb; e CASSANO - SCORZA (a cura di), Metaverso,
               Pisa, 2023.


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