Page 11 - Federico Picco - La (difficile) quotazione in borsa delle imprese intangibili. Criticità e impatti sui mercati dei capitali
P. 11
IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
investimenti tecnologici e alla gestione delle risorse umane; investitori individuali,
10
più focalizzati su spese di R&D, strategie, alleanze) .
Queste e simili evidenze empiriche supporterebbero la proposta (anche
dell’OECD ) di rafforzati obblighi di trasparenza in materia di asset immateriali
11
sia in sede di IPO che successivamente alla quotazione. Un intervento di policy
di tale tenore favorirebbe una più corretta valorizzazione della azienda e potrebbe
attirare maggiori investitori. Tuttavia, laddove nell’analisi costi/benefici dei
fondatori dell’azienda prevalessero i timori di spillover amplificati dalla maggiore
disclosure, tali misure otterrebbero l’effetto opposto di frenare ulteriormente la
propensione alla quotazione di tale tipologia di imprese.
Misure a sostegno della quotazione dell’“impresa intangibile” non paiono
quindi di facile individuazione. Pare opportuno chiedersi, tuttavia, se dette misure
siano strettamente necessarie.
La funzione di un efficiente mercato dei capitali è quella di fornire alle aziende
un canale diretto di finanziamento, in particolare permettendo la raccolta di
capitale di rischio necessario a supportare lo sviluppo imprenditoriale di lungo
periodo. La quotazione in borsa, il ricorso al risparmio di un pubblico indistinto
di investitori tutelati da un rigido sistema di regole e dalla connessa architettura
di vigilanza, è da sempre la principale forma di organizzazione del mercato dei
capitali. Ma non è l’unica. Il secondo paragrafo ha illustrato il cambiamento in
atto sui mercati dei capitali, con una diffusa e profonda contrazione delle borse
mondiali accompagnata, se non direttamente causata, da una evoluzione
impetuosa di private markets.
Questa trasformazione del sistema finanziario, che potrebbe avere natura
strutturale e non temporanea, è stata prevalentemente spiegata ricorrendo a due
fattori: le eccezionali condizioni della politica monetaria dell’ultimo decennio, e
l’accresciuta onerosità dell’acquisizione e del mantenimento dello status di
società quotata. Seguendo il filo logico di questo intervento, tuttavia, una terza
spiegazione, meno indagata, può essere individuata nella circostanza che lo
sviluppo dei moderni sistemi produttivi verso il paradigma di “economia
dell’intangibile” necessariamente comporta una contrazione dei public markets.
Semplificando e sintetizzando: se “l’impresa intangibile” non va in borsa,
un’economia sempre più fondata su imprese intangibili non può che vedere la
borsa perdere rilevanza.
GOVINDARAJAN et al. (2018) esprimono bene il concetto delle mutate esigenze
strategiche delle moderne “imprese intangibili”: «More than funds, today’s
evolving companies need expert manpower, contacts, strategic relationships, and
investors who understand their business model and can convince other investors to provide
multistage funding. Their need is better met by partnerships with sophisticated, private
10 Cfr. CARDI - MAZZOLI, The role of intangibles disclosure in Italian IPOs - An explorative study on
primary and secondary market investors’ reactions, in 31 Eur. Bus. Rev., 2019, 688 ss.
11 Cfr. OECD, Bridging the gap in the financing of intangibles to support productivity: Background paper,
2021.
105