Page 4 - Federico Picco - La (difficile) quotazione in borsa delle imprese intangibili. Criticità e impatti sui mercati dei capitali
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FEDERICO PICCO





               1. “Imprese intangibili” e borsa

                  Secondo  la  visione  tradizionale,  la  quotazione  in  borsa  è  la  corretta,  se  non
               addirittura necessaria, scelta strategica per finanziare lo sviluppo aziendale nell’ultima
               fase espansiva del suo ciclo di vita. La quotazione in borsa, infatti, dovrebbe permettere
               quella raccolta massiva di capitale di rischio “paziente” necessario al finanziamento in
               particolare dei processi di internazionalizzazione tipici di quello stadio.
                  Richiamando  il  concetto  di  funding  escalator,  a  cui  più  volte  si  riferisce  la
               Commissione Europea nella illustrazione delle diverse misure del Capital Markets
               Union Action Plan, il  finanziamento tramite equity capital dovrebbe seguire una
               sequenza  temporale  che  dal  ricorso  ai  business  angel  e  al  crowdfunding  per  lo
               sviluppo dell’idea imprenditoriale (stage 1-2) dovrebbe passare attraverso il venture
               capital e il private equity (stage 3, espansione) per approdare all’apertura del capitale
               con l’ammissione a negoziazione delle proprie azioni su mercati “pubblici” (stage
               4, “next push”), siano essi MTF (spesso definiti “mercati per la crescita” o junior
               markets) che Mercati Regolamentati (la borsa in senso stretto).

               Fig.1 - Funding escalator

























               Fonte: European Commission

                  Oggetto,  almeno  iniziale,  del  presente  intervento  sarà  la  verifica
               dell’applicabilità  di  questo  modello  teorico,  tendenzialmente  accettato  con
               riferimento ad una impresa generica, anche a quella specifica species rappresentata
               dalle c.d. “imprese intangibili”, ossia imprese caratterizzate da una significativa
               rilevanza, dal lato dell’attivo patrimoniale, di beni immateriali.
                  La letteratura economica pare chiaramente esprimersi in senso negativo.
                  Assodata la difficoltà a ricorrere al debito (bancario o  di mercato) a causa
               dell’impossibilità di utilizzare gli  asset intangibili come collaterale, molti studi


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