Page 15 - Emanuela Orlando - Sviluppo sostenibile, catene di valore e responsabilità ambientale di impresa: evoluzione del quadro normativo a livello internazionale e prime riflessioni sui nuovi sviluppi in diritto UE
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





               5. Da un approccio volontaristico a regole vincolanti: primi sviluppi a livello
                 nazionale

                  Nonostante  la  loro  impostazione  ancora  marcatamente  volontaristica,
               l’adozione dei Principi Guida in Materia di Imprese e Diritti Umani ha avuto un
               ruolo importante nel segnare un punto di svolta nella definizione del panorama
               giuridico relativo agli obblighi e alle responsabilità delle imprese transnazionali
               in materia di diritti umani e ambiente, imprimendo una spinta forte nel rafforzare
               gli obblighi delle imprese in questo ambito. Alla base di questa evoluzione vi è
               soprattutto  il  ben  documentato  riconoscimento  dell'inadeguatezza  di  un
               approccio  basato  esclusivamente  su  norme  di  carattere  volontario  e  non
               vincolanti , nonché dei limiti intrinseci degli strumenti di carattere privatistico e
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               di autoregolamentazione quali standard e certificazioni ambientali nell’arginare
               gli  impatti  negativi  associati  alle  operazioni  di  imprese  multinazionali  e  alle
               catene di approvvigionamento globali .
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                  È in questo contesto che devono collocarsi i vari strumenti legislativi adottati
               soprattutto  negli  ultimi  anni  con  lo  scopo  di  delineare  standard  normativi  di
               sostenibilità, intesa in senso ampio come inclusiva anche della dimensione sociale
               e ambientale, nella condotta delle imprese operanti a livello transnazionale. Si
               può  distinguere  a  questo  riguardo  tra  due  tipi  di  approcci  regolamentari  al
               problema. In un primo tempo, l’approccio predominante si è basato soprattutto
               sull’imposizione di obblighi di trasparenza e di comunicazione relativamente alla
               possibilità che nelle varie fasi di produzione dei loro beni e servizi si verificassero
               delle  violazioni  di  diritti  umani.  Si  annoverano  al  riguardo  il  California
               Transparency in Supply Chains Act del 2010  e il Modern Slavery Act del Regno Unito
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               societario, e la responsabilità dell’impresa operante nell’ambito di una supply chain. Mentre  nel
               primo contesto, i PGNU raccomandano che i sistemi di responsabilità civile stabiliscano in maniera
               chiara  le  aspettative  rispetto  agli  standard  di  gestione  e  supervisione  delle  differenti  entità
               nell’ambito del gruppo (con rispetto alla identificazione, prevenzione e mitigazione degli impatti
               sui diritti umani associati alle operazioni del gruppo), nel caso delle supply chains solamente gli
               impatti negativi che sono legati alla società da un legame di causa-effetto o per i quali la società
               abbia contribuito a causarli farebbero insorgere la responsabilità civile.
                  45 SMITH  ET  AL,  Study  on  due  diligence  requirements  through  the  supply  chain  –  final  report
               (Commissione Europea, Direttorato Generale Giustizia e Consumatori, Publications Office 2020).
               Anche in letteratura numerosi studi hanno messo in rilevo i limiti di un approccio basato su soft-
               law e self-regulation; tra questi si veda, ad esempio, DAUVERGNE e LISTER, Big brand sustainability:
               governance prospects and environmental limits, in Global Environmental Change, 2012, 36; LE BARON,
               LISTER e DAUVERGNE, Governing global supply chain sustainability through the ethical audit regime, in
               Globalisations 2017, 958.
                  46   Vedi  tra  gli  altri,  l'iniziativa  della  EUROPEAN  COALITION  FOR  CORPORATE  JUSTICE,    una
               coalizione di oltre 480 organizzazioni non-governantive e altre associazioni in Europa che nel 2019
               ha  pubblicato  ‘A  Call  for  EU  human  rights  and  environmental  due  diligence  legislation’  (civil
               society  statement),  2  Dicembre  2019  https://corporatejustice.org/news/over-100-ngos-demand-
               human-rights-and-environmental-due-diligence-legislation/
                  47  California Transparency in Supply Chains Act 2010 (Senate Bill 657): questo atto aggiunge la
               sezione 1714.43 al Codice Civile, relativamente al traffico di esseri umani.

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