Page 17 - Emanuela Orlando - Sviluppo sostenibile, catene di valore e responsabilità ambientale di impresa: evoluzione del quadro normativo a livello internazionale e prime riflessioni sui nuovi sviluppi in diritto UE
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IANUS n. 28-2023 ISSN 1974-9805
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imprese committenti adottata dal governo francese nel 2017 rimane l’esempio
più significativo in quanto è la prima legge che traduce in norme vincolanti il
concetto di due diligence formulato nei PGNU . La legge francese si compone
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di tre articoli che apportano modifiche al codice di commercio introducendovi tre
nuove norme che stabiliscono obblighi relativi alla condotta delle imprese
interessate. In primo luogo, essa impone alle imprese l’obbligo di adottare, metter
in pratica, e pubblicare un “piano di vigilanza” in cui vengano dettagliate le
misure necessarie per l’identificazione dei rischi e per la prevenzione delle
violazioni gravi di diritti umani e dei danni alla salute e alla sicurezza delle
persone e dell’ambiente risultanti dalle attività della società madre o delle filiali
da lei controllate, o ancora dalle attività di committenti e fornitori con i quali la
società abbia stabilito una relazione commerciale duratura. L’ambito materiale di
applicazione della legge è dunque potenzialmente molto ampio. Attraverso una
nozione ampia di “controllo”, la legge applica l’obbligo di vigilanza della società
controllante non solo alle proprie attività dirette, ma anche alle attività delle
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imprese controllate direttamente o indirettamente e delle imprese committenti o
fornitrici a cui è legata attraverso contratti e relazioni commerciali stabili .
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Pertanto, l’applicazione del dovere di vigilanza si fonda non solo sulla base del
concetto, più tradizionale, del controllo societario esercitato dalla casa madre
sulle consociate, ma anche in base al riconoscimento dell'esistenza di un rapporto
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di dipendenza economica che lega i partner commerciali alla capogruppo .
Inoltre, la legge francese si distingue rispetto agli sviluppi precedenti in quanto
introduce nel panorama normativo relativo a diritti umani e imprese anche la
dimensione ambientale, estendendo esplicitamente la due diligence anche ai
53 Loi n. 2017-399 du 27 mars 2017 relative au devoir de vigilance des sociétés mères et des
entreprises donneuses d’ordre.
54 BRIGHT, Creating a legislative level playing field in business and human rights at the European level: is
the French duty of vigilance law the way forward?, in EUI Working Paper MWP, 2020, n.4
<https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3262787 (ultimo accesso 5 Novembre
2023)
55 La nozione di controllo 'diretto e indiretto' in questo caso è ripresa dall'articolo L 233-16 del
Codice di Commercio francese. Secondo questa norma si tratta delle società di cui la casa madre
detiene direttamente o indirettamente la maggioranza dei diritti di voto e per le quali la società
madre nomina, per due esercizi commerciali successivi, la maggioranza dei membri degli organi di
amministrazione, di direzione o sorveglianza, o sulle quali essa esercita un’influenza dominante in
virtù di un contratto o delle clausole statutarie.
56 In diritto francese la nozione di “relazione commerciale stabile” era già contenuta nell'articolo
L 442-6, I, 5 del codice di commercio, e include tutti i tipi di relazioni a livello professionale di
carattere regolare e stabile, con o senza contratto, ma con un certo volume di affari e che
ragionevolmente si possono considerare durature. L'articolo L 442-6, 1, 5 del codice di commercio
si applica anche all'acquisto e vendita di prodotti e alle prestazioni di servizi, mentre i sub-contraenti
e fornitori possono essere sia quelli della società madre che delle filiali da essa controllate. Vedi al
riguardo ‘Loi Française relative au devoir de vigilance des sociétés mères et entreprises donneuses
d'ordre - questions fréquemment posées’(Le Radar du Devoir de Vigilance, July 2017) https://plan-
vigilance.org/wp-content/uploads/2019/06/2017-FAQ-en-fran%C3%A7ais.pdf
57 BRINO, cit., 19
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