Page 8 - Giovanni Bianco - Stato, Statuto Albertino e Costituzione in senso materiale in Costantino Mortati
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GIOVANNI BIANCO
per accertare la concordanza con la volontà del popolo – ad esso l’attributo di
«supremo» è assegnato per «ragioni storiche formali» ed è «scarsamente importante
la disputa intorno alla possibilità di attuare una vera forma parlamentare in uno Stato
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non monarchico» ; «il Gabinetto che non voglia piegarsi all’indirizzo politico fissato
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dalla Camera ha la sola possibilità di dimettersi» .
Ora, volgendo lo sguardo alla nuova forma di governo italiana di quel tempo,
quel che più conta ai nostri fini è cogliere il nesso profondo tra l’idea di “Stato
nuovo”, costruito dai dottrinari fascisti e dai costituzionalisti, in primis Panunzio
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e Costamagna , e gli argomenti del Mortati, ben consapevoli del «difficile innesto
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tra la monarchia statutaria e il nuovo regime» , «regime del Capo del governo»
«non suscettibile di essere ricondotto alle tradizionali classificazioni delle forme
di Stato e di governo» .
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Questo, peraltro, deve essere oggetto di studio e di interpretazione con
precipua attenzione alla categoria dello Stato moderno, «nelle trasformazioni più
generali di esso, che stanno conducendo ad una generale rivalutazione del ruolo
costituzionale del governo» , nell’ambito della «sottoposizione dello Stato al
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16 MORTATI, L’ordinamento del governo nel nuovo diritto pubblico italiano, cit., 32.
17 MORTATI, L’ordinamento del governo nel nuovo diritto pubblico italiano, cit., 35.
18 M. FIORAVANTI, Dottrina dello Stato-persona e dottrina della costituzione. Costantino Mortati e la
tradizione giuspubblicistica italiana (Dallo Stato liberale allo Stato fascista ed oltre), cit., 92 ss. , che tuttavia
distingue tra la concezione del Costamagna, volta ad affermare la «critica della tradizione etico-
politica» e quella del Panunzio, incentrata sulla «critica della tradizione corporativa-governativa»;
tra una costruzione dello “Stato nuovo” finalizzata a restaurare «la gerarchia delle discipline
morali», che restituisca il primo posto alla «dottrina dello Stato» (COSTAMAGNA, Elementi di diritto
pubblico fascista, Torino, 1934, 14), per una «riscrittura della dottrina generale dello Stato, cui affidare
il compito di rivalutare quella componente etico-politica dello Stato» (M. FIORAVANTI, Dottrina dello
Stato-persona e dottrina della costituzione. Costantino Mortati e la tradizione giuspubblicistica italiana (Dallo
Stato liberale allo Stato fascista ed oltre), cit., 103); ed una diversa idea di “Stato nuovo”, che manifesta
«insoddisfazione nei confronti di uno Stato fascista che si ponga in chiave esclusiva di “Stato forte”»
(M. FIORAVANTI, Dottrina dello Stato-persona e dottrina della costituzione. Costantino Mortati e la tradizione
giuspubblicistica italiana (Dallo Stato liberale allo Stato fascista ed oltre), cit., 104, che richiama
PANUNZIO, Il sentimento dello Stato, Roma, 1929, 136 ss.), per l’affermazione del ruolo dei sindacati,
della «capacità di essere effettivo fattore organizzativo e rappresentativo di una pluralità di gruppi
sociali, tra cui i sindacati medesimi» (M. FIORAVANTI, Dottrina dello Stato-persona e dottrina della
costituzione. Costantino Mortati e la tradizione giuspubblicistica italiana (Dallo Stato liberale allo Stato fascista
ed oltre), cit., 104).
19 CHELI, Prefazione, cit., VI.
20 CHELI, Prefazione, cit., VI.
21 M. FIORAVANTI, Dottrina dello Stato-persona e dottrina della costituzione. Costantino Mortati e la
tradizione giuspubblicistica italiana (Dallo Stato liberale allo Stato fascista ed oltre), cit., 116. V. altresì
LANCHESTER, Costantino Mortati e la dottrina degli anni trenta, in ID. (a cura di), Costantino Mortati
costituzionalista calabrese, Napoli, 1989, 89 ss. In argomento è opportuno richiamare gli sviluppi del
dibattito dottrinario, in particolare CRISAFULLI, Prima e dopo la Costituzione, Napoli, 2015 con
premessa di Modugno ed introduzione di Dogliani e Silvestri; CITINO, Considerazioni sull’indirizzo
politico in occasione della ripubblicazione del saggio di Vezio Crisafulli, in Nomos, 2016, n. 2, 3 ss.;
CUNIBERTI, L’organizzazione del governo tra tecnica e politica, in G. GRASSO (a cura di), Il governo tra
tecnica e politica, Napoli, 2016, 45 ss. (con particolare attenzione al rapporto governo-
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