Page 141 - IANUS n. 26 - Fideiussioni omnibus e intesa antitrust: interferenze e rimedi
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IANUS n. 26-2022 ISSN 1974-9805
“Sarebbe meglio un rialzo dello 0,25. Bisogna evitare che la situazione si aggravi”
In sostanza, di fronte ai casi critici del settore bancario americano, le banche centrali
si trovano di fronte a un dilemma, e devono trovare un nuovo punto di equilibrio,
combattendo tra la necessità di combattere l’inflazione e quella di proteggere l’attività
economica e la stabilità finanziaria. Le decisioni più recenti del Federal Open Market
Committee (FOMC) hanno inteso rassicurare i mercati comunicando che gli aumenti
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futuri non sono certi e saranno in gran parte basati sui dati Macro .
11. Il caso “Credit Suisse”
Il caso del cedimento del Credit Suisse ha visto entrare in campo l’Autorità di
controllo sulle banche e il Governo svizzero, per il pericolo di un default di una
gloriosa banca quale è stata Credit Suisse, e dei riflessi sul sistema svizzero .
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Il caso Credit Suisse è quello che ha suscitato maggior scalpore, per il passato
prestigio della banca, perché a noi più vicino, e perché ha anche allertato le
Autorità europee sui rischi di un default più esteso, ma va chiarito che la
situazione è completamente diversa dal caso SVB , e che si è trattato di una
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infausta coincidenza temporale che ha messo alla ribalta contemporaneamente le
crisi delle due istituzioni finanziarie.
La storia del Credit Suisse è contrassegnata da un decennio di episodi incresciosi
e di gravi violazioni normative, segnali di una discutibile governance e si è conclusa
il 14 marzo 2023, quando la banca ha comunicato alla SEC di aver riscontrato
“debolezze materiali” nelle proprie relazioni finanziarie per il 2021 e 2022,
dichiarazione cui ha fatto immediatamente seguito un improvviso deflusso di fondi .
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Successivamente, circostanza ancor più grave, il 15 marzo, il Presidente del
principale azionista, la Saudi National bank, ha recisamente negato una ulteriore
iniezione di liquidità nella banca. In soccorso è intervenuta la Banca nazionale
svizzera con apporto di liquidità fino a 50 miliardi di franchi. La pressione del
mercato è aumentata e si sono rese necessarie misure ulteriori.
Nella serata del 19 marzo 2023 il Consiglio federale svizzero, l’autorità
federale svizzera di controllo dei mercati finanziari (FINMA) e la Banca
nazionale svizzera hanno approvato le misure necessarie, per consentire al gruppo
Credit Suisse di superare un momento di difficoltà dovuto a consistenti deflussi
56 Si veda Federal reserve issues FOMC statement, 22 marzo 2023.
57 Per gli interventi posti in essere per il salvataggio di Credit Suisse dalla FINMA, si veda:
www.finma.ch/it/finma-public/it. Per una analisi valutativa, PEZZULLI, La caduta dei titani (bancari):
storia idiosincratica o rischio sistemico?, cit., 20 ss.
58 Così PEZZULLI, La caduta dei titani (bancari): storia idiosincratica o rischio sistemico?, cit.
59 Per un’analisi, fortemente critica della vicenda del salvataggio, si veda C’era una volta Credit
Suisse, in Corriere del Ticino, 13 marzo 2013. Per i profili più strettamente giuridici della soluzione
adottata per il caso Credit Suisse si veda VALBUENA - EIDENMÜLLER, Bailout Bues: the Write - Down
of the At1 Bonds in the Credit Suisse Bailout, Law Working paper N°705/2023, aprile 2023, in
ecgi.global/content /working-papers.
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