Page 5 - Francesco Denozza - I beni intangibili e i problemi della mercificazione
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IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
1. Istituzioni e sistema economico: la favola della c.d. tragedia dei comuni
Con riguardo all’economia degli intangibili, porre l’accento sull’appropriazione
privata significa cogliere un punto importante . Credo però che possa essere utile
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inquadrare i vari problemi, compreso quello dell’appropriazione privata, in una
prospettiva più generale, quella che chiamerei della mercificazione.
Intendo con mercificazione il processo attraverso cui un bene, nel nostro caso
un bene intangibile, non solo viene reso possibile oggetto di appropriazione
privata, ma viene, più in generale, immesso nel sistema di accumulazione-
circolazione che caratterizza, nei sistemi capitalistici, il trattamento delle merci.
Vorrei partire, nell’illustrazione della rilevanza di questa prospettiva,
dall’analisi di un punto che è centrale nel pensiero neo-istituzionale
contemporaneo e che in qualche modo ispira anche l’impostazione del lavoro di
HASKEL e WESTLAKE . Si tratta della convinzione, progressivamente affermatasi
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nella dottrina economica e oggi variamente presente nella c.d. NIE (New
Institutional Economics) e un po’ in tutto il pensiero neoliberale, per cui il successo
di un sistema economico dipende anche, e, talora, in misura rilevante, dalla
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presenza di istituzioni adeguate .
Gli autori più sensibili agli aspetti storico-evolutivi sottolineano anche che
l’economia cambia e che le caratteristiche delle istituzioni di cui essa ha bisogno
per funzionare adeguatamente cambiano in conseguenza. L’avvento e la diffusione
degli intangibles richiedono, in questa prospettiva, un peculiare adattamento delle
istituzioni (che secondo HASKEL e WESTLAKE non si sarebbe verificato in misura
soddisfacente, con gravi conseguenze economico-sociali negative) .
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Queste visioni sembrano essere ispirate da una netta separazione. Da una parte
esiste una realtà (l’“economia”) in cui sono presenti tendenze allo sviluppo e alla
crescita, e dall’altra esistono le istituzioni, che, spontaneamente formate, o
coscientemente rimodellate, dovrebbero accompagnare e, dove necessario,
facilitare queste tendenze. Il prototipo di questo modo di impostare i problemi è
rappresentato dalla favola intitolata “tragedia dei beni comuni” (cui pure HASKEL
e WESTLAKE fanno riferimento, ispirandosi peraltro più alla narrazione di
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DEMSETZ , che a quella di HARDIN ).
In questa favola viene presentata una realtà produttiva, ad es. un territorio di
caccia (o di pesca, o di allevamento, ecc.), che viene poi confrontata con diversi
modelli istituzionali. Viene confrontata, ad es., con un modello istituzionale per
1 Cfr. il contributo di PAGANO, in questo fascicolo.
2 HASKEL - WESTLAKE, Restarting the future, Princeton, 2022.
3 Mi sono occupato di un aspetto del modo in cui la NIE affronta il problema delle istituzioni
in DENOZZA, Prima della tempesta. Equilibrio, mercato e potere privato in uno degli ultimi saggi di Tullio
Ascarelli, in Oss. dir. civ. comm., 2022, 43.
4 HASKEL - WESTLAKE, Restarting, 82.
5 DEMSETZ, Toward a Theory of Property Rights, in 57 Amer. Econ. Rev, 1967, 347.
6 HARDIN, The Tragedy of the Commons, in 162 Science, 1243,1248
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