Page 4 - Carmelita Camardi - "Gigantismo" e disuguaglianze nell'economia dei dati. Appunti sulla governance europea delle relazioni digitali
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CARMELITA CAMARDI





               1. Soggezione e potere nell’economia dei dati

                  Tra i molti approcci che l’analisi dell’economia data driven può suggerire vi è
               certamente quello connesso alla possibile produzione di effetti di disuguaglianze,
               e aggiungerei anche di discriminazione sociale, quale diretta conseguenza della
               produzione e circolazione delle risorse intangibili oggi presenti nel mondo in una
               dimensione  quantitativa  forse  inestimabile:  le  risorse  informazionali,  i  dati,
               personali e non personali (si legge infatti che ogni giorno si generano almeno 2,5
               quintilioni di gigabyte) .
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                  Posto che riflessioni di questo tenore non possono mettere in dubbio la valenza
               emancipatoria dei processi di innovazione tecnologica, e che il nostro contesto
               ordinamentale esprime da sempre una netta propensione ad assecondare piuttosto
               che a disincentivare tali processi, un discorso critico potrà interessare le tecniche
               di  regolazione  dell’economia  dei  dati,  in  un’ottica  di  correzione  degli  effetti
               distorsivi di un uso improprio delle tecnologie da parte di coloro che ne hanno il
               controllo. Alla ricerca, dunque, di un modello di governance inteso a conformare
               il  potere  degli  inediti  giganti  dell’economia  digitale  ai  principi  irrinunciabili
               dell’Unione  Europea,  quali  risultanti  dai  Trattati  e  dalle  Carte  dei  diritti
               fondamentali.
                  Se viceversa l’ottica fosse quella della radicale critica ideologica alla tecnologia,
               sull’idea per la quale lo strumento della “norma” sarebbe comunque impotente
               rispetto ai guasti da essa  provocati, allora queste riflessioni potrebbero risultare
               inutili, e l’eventuale sopravvento di una prospettiva demolitoria dell’attuale sistema
               poco spazio forse lascerebbe al discorso del giurista interprete .
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                  D’altra parte, mai come oggi parlare di disuguaglianza e disuguaglianze significa
               entrare  in  un  universo  semantico  che  chiede  di  essere  decifrato  e  ricomposto.
               Perché – come leggiamo in uno dei tanti documenti diffusi dalle istituzioni europee
               –  «Le  disuguaglianze  rappresentano  una  sfida  multidimensionale.  Benché  le
               disuguaglianze  possano  essere  considerate  in  molte  dimensioni  diverse,  due
               concetti  chiave  sono  la  disparità  dei  risultati  (reddito  e  ricchezza)  e  la  disparità  di
               opportunità» .  Parole  significative  per  indicare  come  vi  sia  da  parte  della
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                  1  Per rendersi conto del valore economico del baratto che quotidianamente si genera in Internet,
               si pensi che ogni giorno da Facebook transitano 1,82 miliardi di persone, pari a circa un quarto della
               popolazione mondiale. Tali dati si traducono in un fatturato di circa 70,7 miliardi di dollari, pari al
               PIL del Lussemburgo (62 miliardi nel 2017) e trentacinque volte maggiore del PIL di uno dei paesi
               più  poveri  del  mondo  della  Repubblica  Centroafricana.  Così  si  legge  in  GIULIANO,  Regolare
               l’infosfera, in Contr. impr., 2021, 910.
                  2  Sembra essere questa invece la posizione di NOTO LA DIEGA, Internet of Things and the Law,
               Londra, 2022, il quale, all’esito di un’attenta indagine sulle implicazioni giuridiche del mondo IoT,
               mette  in  dubbio  l’efficacia  delle  leggi  e  delle  normative  esaminate  dal  punto  di  vista  della
               promozione di una dimensione “umana” e non meramente espropriativa dell’IoT, e alla fine anche
               la stessa capacità della legge a governare il fenomeno.
                  3   Cfr.,  tra  i  molti,  il  documento  Scheda  tematica  del  semestre  europeo.  Come  affrontare  le
               disuguaglianze, del 22 novembre 2017.

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