Page 9 - Carmelita Camardi - "Gigantismo" e disuguaglianze nell'economia dei dati. Appunti sulla governance europea delle relazioni digitali
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IANUS n. 27–2023 ISSN 1974–9805
Dalla rapida rassegna di alcuni degli Atti normativi, per lo più Regolamenti, che
si inseriscono in tale strategia si avrà modo di verificare la misura e la qualità dei
“contropoteri” che l’UE ha sviluppato nei confronti del gigantismo delle
piattaforme; e di comprendere altresì l’opzione regolatoria che sta a monte della
scelta. Ed infatti, come reso evidente di solito dall’esordio dei numerosi
Considerando che precedono l’articolato normativo, l’UE certamente non ha
sposato l’opzione astrattamente possibile della deregulation ovvero dell’autoregulation;
ha piuttosto sviluppato un modello misto di co-regulation pubblico-privata nel quale –
a torto o a ragione – ha visto la possibilità di realizzare un bilanciamento equilibrato
tra i principi della libertà di circolazione e quelli di una regolazione corretta delle
relazioni di mercato, intesa a prevenire e sanzionare gli abusi connaturati alla vis
espansiva dei soggetti del web .
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2. Le relazioni economiche tra piattaforme e utenti commerciali
Una prima tipologia di relazione di potere – che bene evidenzia il carattere
trasversale della soggezione – è quella che corre tra piattaforma e imprese
commerciali che in esse ottengono l’opportunità di costituire proprie relazioni di
mercato. Il potere della piattaforma può assumere qui le forme dell’abuso di
dipendenza economica, ovverosia le forme tipiche del lock-in,
dell’intrappolamento generato dalla mancanza di alternative di mercato che altera
profondamente il rapporto tra i partner, incentivando il più forte ad abusare del
potere che le circostanze gli attribuiscono. La dipendenza economica è situazione
che si apprezza anche nel contesto di una relazione commerciale per così dire
singolare, tra due imprese; ma in questa sede se ne parla in un contesto che la
vede connotare una serie indefinita di relazioni commerciali e vieppiù crescenti
tra una pluralità di utenti e ben poche piattaforme ospitanti: se ne parla per
l’appunto nella dimensione sistemica del gigantismo digitale e nel contesto del
mercato data driven, con effetti che non possono essere controllati soltanto in una
Decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, che
istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030 (reperibile al link
https://tinyurl.com/mpc85sv4; ultimo accesso 19/01/2023).
12 Illuminanti riferimenti in STOLZI, Diritto e nuove tecnologie, 726 e ss. ed ivi altre indicazioni
bibliografiche. Sul modello regolatorio europeo, cfr. BUTTARELLI, La regolazione delle piattaforme
digitali: il ruolo delle istituzioni pubbliche, in Giorn. dir. amm., 2023, 116; TORCHIA, I poteri di vigilanza,
controllo e sanzionatori nella regolazione europea della trasformazione digitale, in Riv. trim. dir. pubbl., 2022,
1101; CAROTTI, La politica europea sul digitale: ancora molto rumore, ibid., 997; SIMONCINI, La co-
regolazione delle piattaforme digitali, ibid., 1031; POLLICINO, I codici di condotta tra self-regulation e hard
law. Esiste davvero una terza via per la regolazione digitale? Il caso della strategia europea contro la
disinformazione online, ibid., 1051; sull’autoregulation cfr. invece di recente BENATTI, Un diritto privato
neofeudale?, in Banca borsa tit. cred., 2023, I, 99 ss.
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