Page 22 - Antonio Marinello - La rarefazione della sovranità tributaria dello stato nell’era dell'economia digitale e il progetto della Global Minimum Tax
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ANTONIO MARINELLO
perimetro di applicazione delle regole, disegnando un sistema meno chiuso, di
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portata non soltanto fortemente simbolica, ma sostanziale .
Nei confronti dei soggetti interessati dall’applicazione del Pillar Two si prevede
l’applicazione, ad opera dello Stato di residenza della capogruppo, di una tassazione
aggiuntiva, tale da garantire comunque il rispetto di una aliquota effettiva minima
(fissata al 15 per cento) sui proventi derivanti dalle attività svolte dal gruppo.
La costruzione tecnica di questo meccanismo di tassazione minima globale è
di particolare complessità, passando attraverso la fissazione di alcune regole
fondamentali: due di diritto interno, la Income Inclusive Rule e la Undertaxed Profits
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Rule , tra loro interconnesse, e una costruita su base convenzionale, la Subject-To-
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Tax Rule .
Tra gli aspetti di maggiore rilievo, una menzione specifica deve essere rivolta
al fatto che, laddove nelle varie giurisdizioni nelle quali opera il gruppo
multinazionale la tassazione sia stata inferiore a tale soglia minima, la differenza
dovrà essere corrisposta proprio dalla casa madre, il che dovrebbe comportare un
effetto disincentivante rispetto alla tendenza ad allocare in Paesi a bassa fiscalità
gli intangibles o le attività immateriali produttive di reddito.
Solo che si rifletta, questo “effetto disinnesco” dovrebbe riguardare congiuntamente
sia il gruppo di imprese, o se si preferisce, la capogruppo – la quale, di fatto,
perderebbe interesse a perseguire pratiche di allocazione artificiosa dei profitti
attraverso l’articolazione delle proprie unità operative – sia gli Stati a bassa
fiscalità, per i quali dovrebbe risultare maggiormente conveniente innalzare le
proprie aliquote fino alla soglia minima del 15 per cento che, lo si ripete, verrebbe
comunque applicata nello Stato di residenza della casa madre.
49 Cfr. CORDEIRO GUERRA, Dal “brick and mortar” all’economia digitale e oltre, 24 ss.; PASSAGNOLI
- BUFFONI, Le multinazionali digitali e il nuovo volto del diritto tributario internazionale, 58.
50 Per un inquadramento generale, cfr. DE PIETRO, The GloBE Income Inclusion Rule and Its Global
Character: Complexities Underlying Its Fully Effective Application, in EC Tax Review, 2021, 5-6, 220 ss.;
AGIANNI et al., The Income Inclusion Rule, in PERDERLWITZ - TURINA (eds), Global Minimum Taxation?
An Analysis of the Global Anti-Base Erosion Initiative, Amsterdam, 2021, 58 ss.
51 In proposito, si deve precisare che nella prospettiva inizialmente delineata dall’OCSE, la
regola in questione era indicata come Undertaxed “Payments” Rule, mentre nella successiva
elaborazione delle regole tecniche essa ha assunto più propriamente la configurazione – e,
conseguentemente, la denominazione – di Undertaxed “Profits” Rule. Per la configurazione iniziale,
si rinvia alla dettagliata analisi tecnica svolta da MORALES - POPA, The Undertaxed Payments Rule, in
Global Minimum Taxation?, 133 ss. Per la successiva evoluzione, cfr. la circolare di Assonime (n. 30,
del 12 dicembre 2022, a cura di FIRPO), Il complesso coordinamento tra Pillar 2 e le tax policy domestiche
di attrazione degli investimenti, tra Qualified Domestic Income Tax e regimi CFC, 12 ss.
52 In pratica, la Subject-to-Tax Rule (STTR) si presenta come una disposizione pattizia volta a
proteggerlo Stato della fonte – quando quest’ultimo abbia una capacità amministrativa limitata –
dagli effetti distorsivi dei flussi di pagamenti destinati ad erodere la base imponibile che sfruttano
un basso onere fiscale nominale nell’altro Stato contraente. In vista di tale obiettivo, la Subject-to-
Tax Rule nega i benefici pattizi, con specifico riguardo ad alcuni pagamenti deducibili, quali quelli
effettuati a titolo di interessi e di royalties. ALVARADO - OFFERMANS, The Subject-to-Tax Rule, in
Global Minimum Taxation?, 167 ss.
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