Page 20 - Antonio Marinello - La rarefazione della sovranità tributaria dello stato nell’era dell'economia digitale e il progetto della Global Minimum Tax
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ANTONIO MARINELLO
dell’imposizione sulle multinazionali, che consenta di far recuperare gettito fiscale
alle giurisdizioni meno favorite, il Pillar Two propone un modello radicalmente
nuovo di tassazione minima delle multinazionali per i redditi globalmente prodotti,
al fine di contenere il fenomeno della concorrenza fiscale internazionale.
7. La Two-Pillars Solution e la rivoluzione prefigurata dall’OCSE nella
tassazione dell’economia digitale: la “global minimum tax”
Le più recenti linee di tendenza emerse rispetto alle implicazioni fiscali della
digital economy segnano un importante punto di rottura rispetto a quanto sin qui
prefigurato a livello internazionale e la logica che le ispira è caratterizzata da
considerevoli elementi di discontinuità.
A seguito di una lunga gestazione in seno all’Inclusive Framework si è giunti
infatti, nell’ottobre del 2020, alla pubblicazione di due Reports fondamentali
dedicati alla tassazione dell’economia digitale, intitolati rispettivamente “Tax
Challenges Arising from Digitalisation – Report on Pillar One Blueprint” e “Tax
Challenges Arising from Digitalisation – Report on Pillar Two Blueprint”. Un
significativo punto di svolta politico di questa nuova impostazione si è poi avuto
nel corso del summit del G20 svoltosi a Roma nell’ottobre 2021, nel corso del
quale più di 130 Paesi membri dell’Inclusive Framework (corrispondenti alla quasi
totalità di esso) hanno aderito allo “Statement on a Two-Pillar Solution to Address the
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Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy” .
Una prima linea di intervento – il Pillar One – dovrebbe trovare applicazione
rispetto ai grandi colossi del web, con un fatturato superiore a 20 miliardi di euro
annui e un margine di redditività di almeno il 10 per cento , svolgendo una
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funzione sostanzialmente riallocativa. Il 25 per cento dei profitti in eccesso
rispetto al margine di redditività dovrebbe infatti essere riallocato presso le
giurisdizioni nelle quali il gruppo multinazionale produce almeno un milione di
euro di ricavi, attraverso criteri di attribuzione dei profitti profondamente rivisitati
(partecipazione degli utenti, significativa presenza digitale, approccio basato sulla
distribuzione), in modo tale da riconoscere una porzione di potestà impositiva
alle giurisdizioni nel cui territorio risultano localizzati i consumatori finali delle
45 Per una prima sintesi, cfr. NICOLOSI, Pillar 1 e Pillar 2: un nuovo assetto fiscale internazionale.
Genesi delle nuove regole e loro idoneità a contrastare il profit shifting delle multinazionali alla luce degli
interessi internazionali in gioco, in Novità fiscali, 2021, 668 ss. Per un’analisi approfondita, cfr. CERIANI,
La tassazione delle multinazionali: Pilastro 1, Pilastro 2 e le iniziative in ambito UE. Relazione svolta al
Convegno accademia dei Lincei “La nuova politica economica e tributaria per l’Unione Europea”,
22 maggio 2022, 12 ss.; BORIA, Il progetto di Global Minimum Tax e la moderna teoria delle fonti del diritto
tributario internazionale, in Riv. dir. trib. int., 2021, 60 ss.
46 Cfr. CORDEIRO GUERRA, Dal “brick and mortar” all’economia digitale e oltre, 24. Vale la pena
ricordare, peraltro, quanto l’individuazione delle soglie quantitative non sia, al momento, da
considerarsi definitiva.
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