Page 4 - Cristiane Derani - Consumo energetico e produzione alimentare sostenibili nel diritto internazionale
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CRISTIANE DERANI





               1. Mercato e Agricoltura

                  L’agricoltura  e  la  produzione  alimentare  cambiano  la  propria  struttura  e
               dinamica  nell’economia  mondiale  di  pari  passo  con  il  cambiamento  della
               produzione globale e della distribuzione delle quote di mercato e delle capacità
               produttive tra Stati e aree geografiche. Come fonte di cibo e di energia e come
               base  per  la  vita  umana,  la  produzione  agricola  alimentare  fu  adattata  ai
               movimenti migratori urbani del XIX secolo, ma assunse contorni specifici per il
               mercato nella seconda metà del XIX secolo. Oggi essa segue l’orientamento della
               finanziarizzazione  dell’economia,  come  di  solito  accade  a  tutte  le  attività
               economiche .
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                  Durante  il  processo  di  industrializzazione  si  verificò  estensione  delle  terre
               dedicate alla coltivazione che circondavano le città nascenti, soprattutto dopo la
               cosiddetta seconda rivoluzione industriale; il commercio di prodotti alimentari
               raggiunse il mondo intero e questo fu l’inizio dell’industrializzazione alimentare.
               Sotto la spinta della Seconda Guerra Mondiale, il XX secolo ha visto emergere
               modi completamente nuovi di produzione e di distribuzione del cibo in tutto il
               mondo,  che  hanno  fatto  sorgere  nuove  preoccupazioni  riguardo  ai  lavoratori
               rurali,  alla  conservazione  dell’agricoltura,  all’urbanizzazione  e  all’inserimento
               nell’industria degli agricoltori, alle controversie tra imprese e tra i sostenitori dei
               sussidi o del libero scambio. I flussi commerciali hanno dato una nuova forma al
               settore agricolo.
                  La  seconda  metà  del  XX  secolo  ha  visto  un  grande  cambiamento  nella
               struttura  della  produzione  agricola,  soprattutto  nei  paesi  in  cui  l’agricoltura
               consiste in una delle principali fonti di esportazione. Diminuendo il costo unitario
               del prodotto, si è tentato di aumentare la meccanizzazione e di ampliare le terre
               coltivabili. Tuttavia, la pesante struttura delle grandi proprietà, che offrono poca
               occupazione  e  basse  retribuzioni,  è  stata  possibile  solo  a  costo  di  elevate
                                                                     2
               diseconomie di scala, per lo più sovvenzionate dallo Stato .
                  L’agricoltura è piuttosto sensibile ai cambiamenti nelle relazioni umane poiché
               è alla sua base, come supporto, per dar vita a preferenze culturali, per affermare
               lo status sociale, per adattarsi ai rapporti di lavoro, alla mobilità e alle forme di


                  1  HOBSBAWM, The Age of Capital: 1848-1875, Abacus, Londra, 1975
                  2  I meccanismi di sviluppo della seconda rivoluzione agricola, in un’agricoltura governata dai
               prezzi, senza considerare l’efficacia dei doni, «danno origine a svantaggi ed eccessi di ogni sorta e
               possono portare anche a veri e propri fallimenti: squilibri dei mercati e fluttuazioni dei prezzi;
               disuguaglianze tra aziende agricole e tra regioni, sviluppo ineguale di alcune aziende agricole, crisi,
               povertà ed eliminazione per altre; esodo massiccio, abbandono di intere regioni e disoccupazione;
               attacchi all’ambiente e alla qualità dei prodotti; degenerazione genetica di alcune specie domestiche
               e  riduzione  della  diversità  biologica  degli  ecosistemi,  ecc.  Ecco  perché,  durante  questa  vasta
               trasformazione che è stata generalmente incoraggiata dai governi dei paesi sviluppati, questi stessi
               governi hanno anche attuato diverse politiche volte a rimuovere la difficoltà, limitando gli svantaggi
               ed  evitando  o  correggendo  gli eccessi  e  i  fallimenti».  MAZOYER - ROUDART,  A  History  of  World
               Agriculture, 2006, Londra, 18-423

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