Page 5 - Giacomo Giorgini Pignatiello - Costituzionalismo europeo del digitale e governance dell'infosfera - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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IANUS - Quaderni 2023 ISSN 1974-9805
le nuove tecnologie quali strumenti di ricerca e conoscenza avrebbero altresì
determinato un rinvigorimento della democrazia, offrendo nuovi spazi di libertà
a fronte del dissenso covato in un Paese, gli Stati Uniti, in quegli anni ancora
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profondamente razzista, sessista e guerrafondaio .
Le piattaforme digitali oggi, tuttavia, non hanno più nulla a che vedere con gli
ideali delle origini, operando sui mercati globali quali vere e proprie
multinazionali, quotate in borsa, che perseguono unicamente logiche di profitto.
Le stesse hanno altresì dimostrato di essere in grado di interferire nei processi
vitali delle democrazie, anche quelle consolidate, manipolando la libertà di voto
degli elettori . Su tale rovesciamento di fini perseguiti, in dottrina è stato
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efficacemente notato che: “L’invocata massimizzazione delle libertà delle
persone da affermare contro la pretesa regolativa dei poteri pubblici non ha tenuto
conto dell’ingresso del potere economico nel cyberspazio, che quelle libertà ha
finito per cannibalizzare e soprattutto plasmare per i propri fini” .
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L’emersione dell’economia data driven , in cui le preferenze e i comportamenti
di milioni di utenti del web sono processate per analisi di consumo (Big data
analytics) al fine di raffinare, potenziare ed efficientare le operazioni pubblicitarie,
testimonia la perdita di quell’”innocenza” idealistica che ancora oggi viene
76; DIGGS, Boycotts, Strikes, and Marches. Protests of the Civil Rights Era, Ashland, 2020.
7 Sull’anarchia giuridica di questa prima fase di Internet come strumento di progresso umano e
sociale si ricorda qui la Dichiarazione d’indipendenza del cyberspazio di John Perry Barlow del
1996, che sancisce: “Governi del mondo industriale, stanchi giganti di carne e di sangue, io vengo
dal Cyberspazio, la nuova dimora della mente. In nome del futuro, invito voi, che venite dal passato,
a lasciarci in pace. Non siete benvenuti tra noi. Non avete sovranità sui luoghi dove ci incontriamo”.
8 Sul punto si ricorda ad esempio lo scandalo Cambridge Analytica (RICHTERICH, How Data-Driven
Research Fuelled The Cambridge An-Alytica Controversy, in Partecipazione e Conflitto, 11(2), 2018, 528-
543). In letteratura si è parlato a tal proposito dei social networks come produttori di eco chambers e
filter bubbles, in grado di distorcere la percezione della realtà degli utenti. Cfr. BRUNS, Are filter bubbles
real?, Cambridge, 2019; ARGUENDS ET AL., Echo Chambers, Filter Bubbles, and Polarisation: a Literature
Review, Reuters Institute for the Study of Journalism, 2022, disponibile qui. Sul diverso, ma
altrettanto rilevante e attinente tema delle fake news e diritto all’informazione cfr. LEHNER, Fake news
e democrazia, in MediaLaws, 1, 2019, online; PITRUZZELLA - POLLICINO, Disinfromation and Hate
Speech. A European Constitutional perspective, Milano, 2020; NICITA, Il mercato delle verità. Come la
disinformazione minaccia la democrazia, Bologna, 2021. A tal proposito, sia sufficiente porre mente alla
disinformazione occorsa in un momento particolarmente delicato, quale quello della pandemia da
Covid-19, quando le principali libertà erano limitate e il digitale era rimasta l’unica via di accesso
alla realtà. In quel contesto, le piattaforme hanno tentato di “certificare”, quantomeno in relazione
alle informazioni sanitarie, le notizie e i dati provenienti da fonti ufficiali e scientificamente credibili,
operazione evidentemente delicatissima e indubbiamente ancora bisognosa di riflessioni e
miglioramenti.
9 BETZU, I baroni del digitale, Napoli, 2022, 21-22.
10 DE MINICO, Big Data e la debole resistenza delle categorie giuridiche. Privacy e lex mercatoria, in
Diritto Pubblico, 1, 2019, 89-115; PAPA, La problematica tutela del diritto all’autodeterminazione
informativa nella big data society, in Liber Amicorum per Pasquale Costanzo, ConsultaOnline, 17.4.2020,
online; BRANDIMARTE - PECCHI - PIGA, Le imprese Big Tech: schiave delle leggi per poter essere libere?, in
Diritto Pubblico, 3, 2021, 811-835; WU, La maledizione dei giganti: un manifesto per la concorrenza e la
democrazia, Bologna, 2021.
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