Page 15 - Marzia Gaia Marzano - Intelligenza artificiale e decisione penale: quali gli scenari possibili? - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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IANUS - Quaderni 2023 ISSN 1974-9805
tali tecnologie scongiurando il rischio che ciò vada a detrimento dei diritti
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fondamentali .
Per quanto attiene all’apporto che tali strumenti potrebbero fornire in fase
decisoria, occorre premettere che, allo stato, non vi è ancora una disciplina
compiuta. Tuttavia, taluni principi utili possono essere ricavati dal Regolamento
sulla protezione dei dati personali (GDPR) e dalla Carta etica Europea
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sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari e negli ambiti
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connessi . Quest’ultimo è uno strumento di soft law sviluppato dalla
Commissione Europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ) che ha visto la luce
nel 2018 e che continua a rappresentare a livello europeo e mondiale il più
completo testo specificatamente dedicato al tema.
Oltre a questi strumenti, merita di essere menzionata la direttiva sulla
protezione dei dati nelle attività di polizia e giudiziaria nonché lo studio su
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algoritmi e i diritti umani realizzato dal Consiglio d’Europa nel marzo del 2018 .
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Dalla lettura congiunta del GDPR e della Carta etica può anzitutto escludersi
il rischio più grave tra quelli paventati nel paragrafo precedente, cioè che si arrivi
ad una giustizia interamente automatizzata.
Il primo ed il quinto principio enunciato dalla Carta etica, infatti, sottolineano
l’importanza che l’utilizzo di strumenti di IA non escluda il decisore umano e non
inquini l’iter logico-argomentativo del giudice, rispetto al quale le nuove
tecnologie devono rappresentare esclusivamente un supporto.
Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca la normativa contenuta nel GDPR (le
cui previsioni sono direttamente applicabili negli Stati membri) che, pur non
essendo un testo normativo specificatamente dedicato alla materia oggetto di
trattazione, cristallizza alcune regole fondamentali , tra le quali il divieto,
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stabilito all’art. 22 GDPR, alla conduzione di un processo decisionale
completamente automatizzato – compresa la profilazione – che produca effetti
sulla sfera giuridica dell’interessato o incida significativamente in modo analogo
sulla sua persona.
42 Sulle politiche assunte in ambito comunitario per lo sviluppo dell’IA, tra tutti, si vedano:
ZANICHELLI, Ecosistemi, opacità, autonomia: le sfide dell’intelligenza artificiale in alcune proposte recenti
della Commissione europea, in D’ALOIA (a cura di), Intelligenza artificiale e diritto, cit., pp. 67 e ss.; DE
FELICE, Intelligenza artificiale e processi decisionali automatizzati: GDPR ed ethics by design come
avamposto per la tutela dei diritti umani, ibidem, pp. 415 e ss.
43 Reg. 679/2016.
44 Il documento è disponibile al seguente indirizzo: https://rm.coe.int/carta-etica-europea-sull-
utilizzo-dell-intelligenza-artificiale-nei-si/1680993348. Per un commento, si veda: QUATTROCOLO,
Intelligenza artificiale e giustizia: nella cornice della Carta etica Europea, gli spunti per un’urgente discussione
tra scienze penali e informatiche, in La legislazione penale, 18 dicembre 2018.
45 Direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016.
46 Cfr. Studio del Consiglio d’Europa, Algorithms and Human Rights, DGI(2017), 12 marzo 2018
il cui testo è disponibile al sito https://rm.coe.int/algorithms-and-human-rights-en-
rev/16807956b5.
47 In argomento si veda: DE FELICE, Intelligenza artificiale e processi decisionali automatizzati, cit.,
pp. 416-419.
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