Page 19 - Marzia Gaia Marzano - Intelligenza artificiale e decisione penale: quali gli scenari possibili? - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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IANUS - Quaderni 2023 ISSN 1974-9805
diritti fondamentali della persona, potrebbe porsi in contrasto con la
giurisprudenza costituzionale nella parte in cui sarebbe idoneo ad escludere ogni
apprezzamento della situazione da parte del giudice, in tal modo introducendo
surrettizi automatismi sanzionatori svincolati da riscontri pratici attendibili e
verificabili .
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6. Osservazioni conclusive
Dall’analisi condotta emerge la chiara intenzione sia a livello nazionale, sia a
livello comunitario di preservare una “giustizia umana” anche a costo di limitare
l’impiego della nuova tecnologia.
É altrettanto evidente, tuttavia, che qualora le barriere tecnologiche
attualmente insite negli strumenti di machine learning dovessero essere
abbattute in modo da garantire un’effettiva trasparenza e tracciabilità dei dati
immessi nel sistema nonché una reale conoscibilità e controllabilità ex post del
processo decisionale utilizzato dalla macchina non vi sarebbero ostacoli a
livello normativo per escludere l’utilizzo degli strumenti di predizione
decisoria quale ausilio per l’attività delle parti e dell’organo decidente, a
condizione, però, che questo conservi la possibilità di discostarsi dall’output
emesso dal sistema quando questo non appaia conforme rispetto alle
specificità del caso concreto.
Intesa in questi termini, la “digitalizzazione” consentirebbe «ai giudici e a tutti
gli attori della giustizia di prendere coscienza delle proprie “storture cognitive”,
senza cadere nell’illusione di una loro totale eliminazione» .
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La rapidità con cui le nuove tecnologie evolvono induce a ritenere che lo
scenario appena descritto non sia così lontano dal divenire realtà. Pertanto, è
opportuno iniziare a chiedersi se, quando ciò accadrà, l’impiego dell’IA in fase
decisoria dovrà effettivamente essere incoraggiato o se, per contro, sussistano
criticità più profonde rispetto ad una parziale digitalizzazione della giustizia
penale.
A ben vedere, nonostante gli sforzi messi in atto per garantire un “controllo
umano significativo” il vero ostacolo che, allo stato, appare insormontabile
risiede nel fascino insito nell’algoritmo ed ha natura eminentemente pratica.
Infatti, «una volta introdotto un sistema automatico di decisione all’interno di un
61 Il rilievo critico per il quale l’ineffettività del principio di non esclusività della decisione
algoritmica si porrebbe in contrasto con la giurisprudenza costituzionale in materia di automatismi
sanzionatori è avanzato da SIMONCINI, L’algoritmo incostituzionale: intelligenza artificiale e il futuro delle
libertà, in BioLaw Journal - Rivista di biodiritto, 1, 2019, pp. 63 e ss. (spec. p. 81). La Consulta, infatti,
ha affermato che «l’automatismo che esclude ogni apprezzamento della situazione del giudice (…),
imposta pur quando essa appaia inadatta in concreto, infrange l’equilibrio costituzionalmente
necessario e viola esigenze essenziali di protezione dei diritti della persona». Cfr. ex multis C. Cost.
29 novembre 2004, n. 367.
62 GARAPON, LASSEGUE, Justice digitale, cit., p. 274.
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