Page 4 - Riccardo Tonelli - Regolarità contributiva, tutela dei lavoratori e nuovi strumenti digitali di controllo delle imprese - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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RICCARDO TONELLI





               1. Introduzione

                  L’innovazione tecnologica e digitale costituisce senz’altro uno dei principali
               fattori delle attuali (e talvolta turbolente) trasformazioni economico-sociali. Nella
               prospettiva  giuslavoristica,  l’avvento  delle  nuove  tecnologie  ha  impattato  e
                                                                                         1
               impatta pesantemente sul lavoro e sul «diritto che del lavoro porta il nome» ,
               rendendo necessarie profonde riflessioni circa i principi e i valori fondamentali
               della materia nel tentativo di un adattamento degli stessi alla «terra incognita della
               rivoluzione digitale» .
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                  In questa sede, la tematica delle interrelazioni tra lavoro e digitalizzazione sarà
               osservata dalla prospettiva dello sviluppo di nuovi applicativi digitali da parte
               della pubblica amministrazione e delle relative potenzialità rispetto alla tutela dei
               lavoratori. In particolare, si è scelto di prendere in analisi il Documento unico di
               regolarità contributiva (di qui: Durc) quale utile strumento di contrasto al lavoro
               irregolare conosce una sempre più ampia applicazione in ragione dei molteplici
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               scopi per i quali deve essere richiesto e ottenuto . Tuttavia, tale strumento pare
               connotato  da  talune  criticità  che  rischiano  di  minare  l’attendibilità
               dell’attestazione di regolarità dell’impresa in possesso di Durc regolare, il che
               determina rilevanti conseguenze negative rispetto alla tutela dei lavoratori. A tal
               riguardo, nell’ambito di un più ampio piano di transizione digitale dalla pubblica
               amministrazione ,  l’INPS  ha  recentemente  avviato  lo  sviluppo  di  taluni
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               applicativi digitali che paiono poter ovviare (o quantomeno mitigare) tali criticità.
                  Nella prima parte del contributo saranno esaminati la disciplina che regola il
               funzionamento del Durc (§ 2) e i principali limiti che ne condizionano l’efficacia
               (§ 3); si passerà poi all’analisi dei citati strumenti digitali implementati dall’INPS

                  1  Com’è noto, l’espressione si deve a ROMAGNOLI, Quel diritto che del lavoro porta il nome, in Il
               Mulino, n. 4/2018, 690 ss.
                  2   Così:  CARUSO,  DEL  PUNTA,  TREU,  Manifesto  per  un  diritto  del  lavoro  sostenibile,  in  CSDLE  -
               “Massimo D’Antona”, 20 maggio 2020, 7-8. Per alcune analisi rispetto al multiforme impatto delle
               innovazioni tecnologiche e digitali sul lavoro e sul diritto del lavoro, si rimanda, per tutti, ai contributi
               pubblicati a partire dal 23 marzo 2022 nei focus di approfondimento di Federalismi.it: “Lavoro, persona e
               tecnologia:  riflessioni  attorno  alle  garanzie  e  ai  diritti  costituzionali  nella  rivoluzione  digitale”  (liberamente
               accessibili a: https://www.federalismi.it/focus/index_focus.cfm?FOCUS_ID=146&focus=lpt). Con
               particolare  riferimento  alle  potenzialità  e  ai  rischi  della  digitalizzazione  (anche)  in  relazione  alle
               strategie di contrasto all’evasione contributiva, cfr.: SANDULLI, Digitalizzazione e sicurezza sociale, in
               Federalismi.it, Focus “Lavoro, persona e tecnologia”, 23 marzo 2022, spec. 186-187.
                  3  Secondo gli ultimi dati disponibili e resi noti dall’INPS, nel triennio 2019-2021 le richieste
               totali di Durc si attestano attorno ai quattro milioni e mezzo con un tasso di regolarità vicino
               all’ottanta  per  cento.  È  interessante  evidenziare  che,  nello  stesso  periodo,  si  è  registrato  un
               incremento complessivo di richieste di circa un milione ed è ragionevole ritenere che un ulteriore
               incremento si sia registrato tra il 2022 e il 2023 in ragione della pioggia di finanziamenti alle imprese
               derivanti dall’attuazione del PNRR per la fruizione dei quali è necessario essere in possesso di Durc
               regolare. I dati sono pubblicati dall’INPS nell’ambito dei Rapporti annuali sull’attività dell’Istituto,
               liberamente accessibili a: https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/rapporti-annuali.html.
                  4  Sul punto si rimanda ai contributi presenti in: CAVALLO PERIN (a cura di), L’amministrazione
               pubblica con i big data: da Torino un dibattito sull’intelligenza artificiale, Torino, 2021.


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