Page 18 - Carlo Valenti - I confini spazio-temporali del lavoro alla prova della digitalizzazione: potenzialità e rischi del modello “anytime, anywhere, any device” - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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CARLO VALENTI
virtuale, è possibile tenere a mente come punto fermo che in ogni caso la parte
datoriale sarà obbligata a prescindere dal fatto che l’ambiente di lavoro sia fisico,
digitalizzato o virtuale a tutelare la salute psicofisica del lavoratore non solo in
forza del combinato degli artt. 32 e 41 Cost., ma anche per l’obbligo di «adottare
nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro,
l’esperienza e la tecnica, sono necessarie al fine di tutelare l’integrità fisica e la
personalità morale dei prestatori di lavoro» dell’art. 2087 c.c.
Pertanto, pur non potendo prevedere ad oggi come le prestazioni lavorative
potrebbero essere svolte in realtà virtuali quali quelle del metaverso, non si può
non considerare già da ora il drastico aumento degli adempimenti datoriali e degli
obblighi associati a tale dimensione del lavoro, che richiederà un’accurata
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mappatura dei nuovi rischi e l’estensione delle tutele prevenzionistiche . In tal
senso, nell'affrontare la questione della tutela della salute e sicurezza del
lavoratore nel luogo di lavoro non si potrà non considerare il tema secondo una
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triplice connotazione, ovvero fisica, digitale e virtuale .
5. Osservazioni conclusive
Alla luce delle molteplici novità derivanti dalla diffusione del modello di
Industria 4.0 – forse da declinarsi nella più recente accezione di Industria 5.0 –
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è possibile osservare come l’interazione tra lavoratori e device abbia generato, oltre
alla maggiore flessibilità nello svolgimento delle attività lavorative, dei
cambiamenti strutturali circa le varie dimensioni del lavoro. Il numero crescente
di attività lavorative oggetto di remotizzazione ha infatti comportato una
trasformazione del luogo di lavoro dalla dimensione fisica a quella digitalizzata
(e ora anche virtuale), soprattutto in forza delle potenzialità contenute in tale
passaggio e della riduzione dei costi sia per le imprese che per i lavoratori.
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In tale prospettiva, la remotizzazione del lavoro costituisce ormai un
fenomeno sempre più complesso da governare per il diritto del lavoro , che con
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81 Cfr. LAMBERTI, Il metaverso: profili giuslavoristici tra rischi nuovi e tutele tradizionali, in
federalismi.it, 2023, 228-229.
82 Si veda: CARUSO - ZAPPALÀ, Un diritto del lavoro "tridimensionale": valori e tecniche di fronte ai
mutamenti dei luoghi di lavoro, in DEL PUNTA (a cura di), Valori e tecniche nel diritto del lavoro, Firenze,
2022, 23 ss.
83 A tal proposito: ADEL, Future of industry 5.0 in society: human-centric solutions, challenges and
prospective research areas, in Journ. cloud. comp., 2022, passim.
84 La trasformazione in chiave digitale o virtuale della dimensione dell’impresa genera infatti
maggiori risparmi in merito ai costi inerenti ai locali aziendali (affitto, manutenzione, pulizia), ma
anche una riduzione delle spese sostenute, in termini di tempo e denaro, dai lavoratori per
raggiungere il luogo di lavoro.
85 Si veda: RAINONE, Digital and remote work: pushing EU labour law beyond its limits, in
COUNTOURIS - DE STEFANO - PIASNA - RAINONE (edited by), The future of remote work, Brussels, 2023,
164, laddove la remotizzazione del lavoro viene definita come «a labour law disruptor».
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