Page 4 - Carlo Valenti - I confini spazio-temporali del lavoro alla prova della digitalizzazione: potenzialità e rischi del modello “anytime, anywhere, any device” - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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CARLO VALENTI
1. Premessa
Il crescente impatto del progresso tecnologico sul mondo del lavoro continua
a generare cambiamenti sempre più frequenti e rapidi per i modelli produttivi e
organizzativi delle imprese, dando inevitabilmente seguito a un costante processo
di ridefinizione della nozione e delle modalità di svolgimento delle prestazioni di
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lavoro . In particolare, la diffusione in ambito lavorativo degli strumenti digitali
– il cui ricorso è ormai divenuto elemento centrale, se non indispensabile, per
compiere molteplici attività – ha portato a profonde trasformazioni non solo del
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contenuto delle mansioni, ma anche della stessa connotazione spazio-temporale
della prestazione lavorativa .
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A tal proposito, è possibile osservare come la dimensione tipica della
subordinazione sia stata profondamente influenzata dalla maggiore flessibilità
derivante dai cambiamenti tecnologici della Quarta rivoluzione industriale, che
hanno reso i luoghi e i tempi del lavoro sempre più fluidi e meno fisici . La
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destrutturazione spazio-temporale che ne è conseguita ha infatti comportato una
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graduale rottura della fissità del luogo di lavoro tradizionale , facendo spazio a
«una nozione mobile di ambiente di lavoro, fortemente influenzata dal modello
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organizzativo scelto dal datore di lavoro» . In questo modo, le recenti tecnologie
abilitanti hanno dato la possibilità di sperimentare nuove modalità lavorative
sempre più “delocalizzate” e “destrutturate”, permettendo così di spostare la
1 Cfr. MUSSO, Le trasformazioni del lavoro nelle rivoluzioni industriali, in MINGIONE (a cura di),
Lavoro: la grande trasformazione. L’impatto sociale del cambiamento del lavoro tra evoluzioni storiche e
prospettive globali, Milano, 2020, 21 ss.; P. ICHINO, Le conseguenze dell'innovazione tecnologica sul diritto
del lavoro, in Riv. it. dir. lav., 2017, 525 ss.
2 Sul tema si vedano ex multis: NOVELLA, Impresa, in NOVELLA - TULLINI (a cura di), Lavoro
digitale, Torino, 2022, 5 ss.; SACCHETTO, Tecnologie al lavoro nei processi produttivi e riproduttivi, in
PERUZZI - SACCHETTO (a cura di), Il lavoro da remoto. Aspetti giuridici e sociologici, Torino, 2022, 3-8;
BROLLO, Tecnologie digitali e nuove professionalità, in Dir. rel. ind., 2019, 468 ss.; DEL PUNTA, Un diritto
per il lavoro 4.0, in CIPRIANI - GRAMOLATI - MARI (a cura di), Il lavoro 4.0. La Quarta Rivoluzione
industriale e le trasformazioni delle attività lavorative, Firenze, 2018, 225 ss.; CIUCCIOVINO, Analisi e
proposte sul diritto del lavoro nel tempo di Industria 4.0. Le nuove questioni di regolazione del lavoro
nell’industria 4.0 e nella gig economy: un problem framework per la riflessione, in Dir. rel. ind., 2018,
1043 ss.; TULLINI, La digitalizzazione del lavoro, la produzione intelligente e il controllo tecnologico
nell'impresa, in TULLINI (a cura di), Web e lavoro. Profili evolutivi e di tutela, Torino, 2017, 3 ss.
3 In tal senso BOZZAO, Lavoro subordinato, tempi e luoghi digitali, in federalismi.it, 2022, 107,
laddove afferma che «cambiano i luoghi di lavoro e i tempi di lavoro e non lavoro, che diventano
fluidi, e i loro tratti tipici sempre più sfumati, producendo ripercussioni sulle modalità spazio-
temporali di svolgimento della prestazione lavorativa».
4 Cfr. MARRONE, La piattaformizzazione dello spazio-tempo. Appunti per una teoria della relatività
organizzativa, in Labour Law Issues, 2022, 139 ss.
5 Si veda: MAGNANI, I tempi e i luoghi del lavoro. L’uniformità non si addice al post-fordismo, in WP
CSDLE “Massimo D’Antona”.IT, n. 404/2019, passim.
6 MALZANI, Ambiente di lavoro e tutela della persona, Milano, 2014, 13.
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