Page 31 - Giovanni Chieco - L’armonizzazione soft del diritto privato e commerciale: dai Doing Business Reports al B-Ready
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IANUS n. 29-2024                       ISSN 1974-9805





               questione, quindi, si propone di misurare la qualità e le modalità di attuazione
               delle  politiche  in  materia  di  concorrenza,  di  proprietà  intellettuale,  di
               innovazione, nonché quelle riferite ai governi quali acquirenti di beni o servizi .
                                                                                       105
               La scelta di introdurre questo indicatore, inedito rispetto a quelli previsti nei DB
               (nell’ultima  edizione  del  quale  era  presente  la  ben  più  ristretta  dimensione
                                        106
               Contracting with Government ), pare condivisibile. Resta ovviamente da verificare
               sul campo l’effettiva capacità dell’indicatore di misurare e rappresentare un così
               complesso fenomeno.
                  Alla luce della sommaria analisi appena effettuate, pare utile formulare alcune
               osservazioni  generali.  Certamente  i  topics  scelti,  se  astrattamente  considerati,
               risultano molto utili per la comprensione di come i vari ordinamenti giuridici si
               pongano  in  relazione  a  determinate  questioni,  indubbiamente  centrali  per  il
               mondo degli affari. Tuttavia, è altrettanto chiaro che se i B-Ready si porranno,
               come probabilmente sarà, in un’ottica non puramente descrittiva ma prescrittiva,
               essi  andranno  incontro  alle  stesse  critiche  e  agli  stessi  errori  che  hanno
               caratterizzato la vita dei Doing Business. Infatti, i nuovi indicatori non sembrano
               innovare particolarmente rispetto all’oggetto di analisi delineato dai predecessori.
               Certo, vi è un ampliamento dei campi misurati e una maggiore attenzione alla
               dimensione operativa; ciò nonostante, i B-Ready rimangono parziali e ben distanti
               dal raggiungere la rappresentatività omnicomprensiva che promettono.
                  Su  tale  limiti,  inoltre,  come  abbiamo  visto  per  i  DB,  incide  fortemente
               l’apparato metodologico previsto per la selezione, la raccolta e la rielaborazione
               delle informazioni; proprio di ciò si parlerà al prossimo paragrafo.


               9. La raccolta di dati


                  I  B-Ready  si  basano  su  due  principali  fonti  di  dati:  la  Expert  Contributors
               Consultation  e  i  Firm-Level  Surveys.  Le  informazioni  circa  le  regole  in  astratto
               disponibili sono raccolte dalle risposte ricevute dagli esperti, che, unitamente ai
               sondaggi sottoposti a un campione di società, offrono anche le informazioni de
               facto necessarie.
                  Partendo  dai  Firm-Level  Surveys,  si  evidenzia  come  questi  siano  inviati  a
               campioni  nazionali,  asseritamente  rappresentativi,  di  società  registrate,  con
               almeno  cinque  dipendenti,  operanti  in  settori  diversi  da  quello  agricolo  ed
               estrattivo. I questionari inviati alle società sono quelli del WBES (World Bank





                  105  WORLD BANK, B-Ready-Methodology Handbook, 642-659
                  106   WORLD  BANK,  Contracting  with  Government,  https://archive.doingbusiness.org/en/data/
               exploretopics/contracting-with-the-government.

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