Page 7 - Giovanni Romano, Gianni Capobianco - Crediti professionali e procedure concorsuali. Riflessioni in tema di autonomia negoziale e regolazione della crisi d’impresa
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IANUS n. 29-2024 ISSN 1974-9805
dire: “visioni del mondo”) profondamente divergenti a cospetto dell’epocale
risistemazione del rapporto tra autonomia privata ed eteronomia giudiziale
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risultante dalle riforme concorsuali .
È inevitabile, infatti, che i mandati professionali che s’inseriscono nel percorso
di sistemazione della crisi divengano terreno di elezione per verifiche di tal fatta
in quanto, per definizione, stipulati in contesti di scarsità di risorse e di “comunità
di pericolo”, ponendo l’esigenza di verificare se le prestazioni professionali
acquisite dal debitore possano realmente dirsi adeguate allo scopo, sì da poter
indirettamente beneficiare anche i creditori concorsuali . D’altro canto,
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l’“esplosione” della prededuzione funzionale, proprio perché capace, rispetto alla
vecchia categoria dei debiti della massa, d’interessare crediti sorti nei confronti
dell’impresa anche prima della procedura concorsuale – e perciò al di fuori d’ogni
controllo giudiziale – è stata alla base di un evidente (e delicato) “conflitto di
classe” che, in uno con non rare vicende d’impiego abusivo dell’istituto
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concordatario, soprattutto nella sua versione “in bianco” , le corti si son trovate
a dover non solo amministrare, ma – in certo senso – anche regolare, onde evitare
che, emersa l’impercorribilità della soluzione conservativa, il conseguente ritardo
nell’apertura di fallimenti particolarmente “carichi” di passività corrispondenti a
compensi professionali aspiranti alla prededuzione venisse a risolversi in un esito
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doppiamente pregiudizievole delle ragioni dei creditori .
Conflitto che, invero, ha finito per investire l’intero “statuto concorsuale” del
credito professionale, coinvolgendo, oltre a quella sulla prededuzione, anche la
norma sull’esenzione da revocatoria, posto che in entrambi i casi, ora
proteggendo il creditore-professionista in relazione al quantum già percepito in
periodo sospetto, ora collocandone la pretesa non ancora soddisfatta nell’alveo
della prededucibilità, il legislatore aveva per l’appunto mostrato di voler
predisporre adeguati strumenti per incentivare il ricorso, per così dire
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“qualificato”, alle soluzioni improntate alla continuità aziendale . E merita, a tal
riguardo, subito osservare come, simmetricamente a taluni orientamenti
giurisprudenziali che sarebbero poi in effetti emersi con riguardo alla
5 In una letteratura decisamente ampia, cfr. FABIANI, Autonomia ed eteronomia nella risoluzione dei
conflitti nel nuovo diritto concorsuale, in Fallimento, 2008, 1098 ss.; P. VELLA, L’atomo di Bohr e le
procedure concorsuali: una metafora della interazione tra giudice, debitore e creditori nella crisi di impresa, in
IlCaso.it, 15 dicembre 2015; da ultimo, RORDORF, Il ruolo del giudice nella ristrutturazione delle imprese
in crisi, in Dirittodellacrisi.it, 8 marzo 2023.
6 Cfr. BOTTAI - A. PEZZANO, Le sorti dei crediti professionali dopo la sentenza delle S.U. e l’avvio del
Codice della crisi: non è in gioco solo la prededuzione, in Ristr. aziendali, 20 settembre 2022, 18.
7 DONATIVI, I requisiti della domanda di concordato con riserva (e il difficile equilibrio tra prevenzione
degli abusi ed eccessi di formalismo), in Riv. soc., 2013, 1162 ss.
8 Cfr. FABIANI, Il delicato ruolo del professionista del debitore in crisi fra incerta prededuzione e rischio di
inadempimento, in Giur. comm., 2017, I, 720 ss.
9 PACCHI, Le prededuzioni dei professionisti nel concordato preventivo, in Dirittodellacrisi.it, 27 ottobre
2022, 14; S. COSTA, La prededuzione della “nuova” finanza e dei crediti professionali nel concordato
preventivo, in Nuove leggi civ., 2022, 1562.
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