Page 5 - Ugo Pagano - Privatizzazione della conoscenza e creazione d’intangibili
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IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
2. Il possesso e la proprietà di intangibili
La privatizzazione degli intangibili, e in primo luogo della conoscenza, è
molto più complicata di quella dei beni tangibili. Studiosi come John Maynard
SMITH hanno sostenuto che dalle lotte per il possesso per i beni tangibili, esistenti
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anche nel mondo animale, possano emergere dei diritti di proprietà. Secondo
questa teoria se il costo dei combattimenti necessari per accaparrarsi una risorsa
è maggiore del valore di una risorsa allora una forma di divisione consensuale
della risorsa può essere vantaggioso, in quanto si risparmiano così gli alti costi del
combattimento. Alcuni individui, definiti come colombe, si comporteranno in
questo modo quando incontrano un’altra colomba mentre desisteranno da ogni
combattimento quando incontrano un individuo aggressivo che viene definito
come un falco. Chiaramente quando vi sono molti falchi è più conveniente
comportarsi da colomba perché la probabilità di forti danni dovuti al
combattimento diventa più elevato e, viceversa, quando vi sono molte colombe i
pochi falchi possono accaparrarsi le risorse sostenendo solo raramente i costi del
combattimento. Si viene a creare così una popolazione mista di falchi e di
colombe che vede un numero tanto più elevato di colombe quanto più alto è il
costo di un combattimento. Emergerebbe quindi in una parte della popolazione
un rispetto per dei diritti altrui sulle risorse. In questa prospettiva le lotte per il
possesso generano dei diritti di proprietà.
Per quanto abbia attratto molta attenzione, l’approccio di John Maynard
SMITH trova i suoi limiti nelle caratteristiche del suo stesso modello . Esso, fra
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l’altro, è compatibile con un unico risultato in cui tutti si comportano
aggressivamente come falchi quando il beneficio di una risorsa supera i costi del
combattimento. È quindi improbabile che da una difesa del possesso possano
nascere dei diritti di proprietà. Questi ultimi possono solo nascere fra individui
che si rispettano reciprocamente e, quando questo non accada, possono fare
ricorso all’intervento di terzi.
Diversamente dal possesso, la proprietà privata è sempre un rapporto fra
individui e il diritto su una cosa è semplicemente un diritto che vale rispetto a tutti
gli individui. Inoltre, mentre si può assumere che per i beni tangibili la cosa su cui
si esercitano i diritti di proprietà esista indipendentemente da essa, per i beni
intangibili questo non è vero. In questo caso non c’è nessuna risorsa su cui
esercitare un possesso conflittuale prima che vengano stabiliti dei diritti di
proprietà. Infatti, nel caso di beni intangibili come la conoscenza la loro natura,
spesso non-rivale, permette il loro possesso da parte di tutti. Tutti possono
possedere e usare numerose conoscenze senza che il possesso di una persona entri
in conflitto con quella di un’altra. Alcuni di noi sanno come fare una buona pasta
2 SMITH, Evolution and the Theory of the Games, Cambridge, 1982.
3 Per una critica di John Maynard Smith cfr. PAGANO, Property, Possession and Knowledge, in
GAGLIARDI - GINDIS (eds), Institutions and Evolution of Capitalism, Cheltenham, 2019, 157 ss.
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