Page 5 - Vincenzo Denicolò - Beni intangibili e potere di mercato
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IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
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i brevetti che, fino a quando non scadono , impediscono l’ingresso dei produttori
di farmaci generici, nei casi citati all’inizio di questo paragrafo il meccanismo di
generazione di profitti è completamente diverso.
L’esempio più chiaro è forse quello di Amazon. Il suo business model è
relativamente semplice da copiare e non è protetto da diritti di proprietà
intellettuale (salvo forse qualche aspetto di secondaria importanza).
Evidentemente, il potere di mercato di Amazon deriva da altri meccanismi.
In particolare, ciò che spinge molti consumatori ad acquistare su Amazon è la
vasta gamma di prodotti disponibili, che difficilmente si trova altrove. Allo stesso
modo, molti produttori scelgono di vendere i loro prodotti su Amazon perché è in
grado di raggiungere un vasto pubblico di potenziali acquirenti. La combinazione
delle due cose genera il fenomeno noto come esternalità di rete, che implica che
il valore di un prodotto o di un servizio aumenta in proporzione al numero di
persone che lo utilizzano.
I mercati che presentano esternalità di rete tendono naturalmente ad essere
monopolistici o fortemente concentrati. Questa tendenza è dovuta al fatto che il
meccanismo per cui un aumento del numero di consumatori genera una domanda
maggiore, che a sua volta porta a un ulteriore aumento dei consumatori, per
l’impresa dominante rappresenta un circolo virtuoso. Per i concorrenti, invece,
questo meccanismo diventa un circolo vizioso. Una volta che un’impresa ha
acquisito una posizione dominante, diventa quindi molto difficile scalzarla.
Nel caso di Google, il meccanismo delle esternalità di rete è legato alla
disponibilità di dati: più utenti utilizzano il motore di ricerca, più dati vengono
raccolti, migliorando il funzionamento dell’algoritmo di ricerca e generando
risultati più precisi, il che a sua volta attrae ulteriori utenti. Nel caso dei sistemi
operativi come Windows, le esternalità di rete sono legate all’ampiezza della
biblioteca di programmi applicativi compatibili. Infine, nel caso di piattaforme
come Instagram il meccanismo è ancora più semplice: gli utenti vogliono
condividere i loro contenuti col maggior numero possibile di altri utenti.
È dunque evidente che le esternalità di rete sono beni intangibili di grande
importanza. Chi riesce a beneficiarne? Spesso, è l’innovatore che si afferma per
primo nel mercato a poter sfruttare tali esternalità per creare una barriera
all’ingresso per i potenziali concorrenti. È vero, ad esempio, che il motore di
3 Nel caso dei farmaci, la durata del periodo di esclusiva è mediamente di una dozzina di anni.
Mentre infatti la durata dei brevetti è generalmente di vent’anni dal momento della presentazione
della domanda all’ufficio dei brevetti, nel caso dei farmaci la durata effettiva del brevetto è ridotta
per via del tempo che passa tra il momento del deposito della domanda e quello dell’approvazione
del farmaco da parte dell’autorità di regolamentazione competente (come la FDA negli Stati Uniti
e l’EMA in Europa). Mediamente, questo tempo di sviluppo è di circa undici anni e mezzo.
Resterebbero poco più di otto anni di durata effettiva, ma proprio per compensare la minor durata
dovuta alla necessità di ottenere l’approvazione del farmaco, è prevista la possibilità di estendere la
durata della protezione di cui godono gli innovatori. Questa estensione porta a una durata media
dell’esclusiva di circa dodici anni. Cfr., ad es., DIMASI et al., Innovation in the pharmaceutical industry:
new estimates of R&D costs, in 47 J. Health Econ., 2016, 20 ss.
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