Page 5 - Maria Elena Salerno - Sostenibilità e innovazione: come la regolamentazione sulla finanza sostenibile può supportare la crescita dell'economia contemporanea
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MARIA ELENA SALERNO
finanziamento dei beni intangibili dovuto alle loro caratteristiche intrinseche –
incertezza dei rendimenti, assenza di competizione, ampie sinergie, riutilizzo
limitato –, che tendono ad aumentare le asimmetrie informative e a rendere
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difficile il loro uso come collaterali . Il secondo si sostanzia nella dipendenza delle
imprese per il finanziamento di queste attività dagli strumenti di venture capital e
private equity nonché dall’autofinanziamento piuttosto che dalle tradizionali fonti
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di capitale di debito e di rischio (provenienti da banche e azionisti) . La situazione
di financing gap derivante dai suddetti elementi si è ulteriormente aggravata per le
frizioni finanziarie causate, prima, dalla crisi finanziaria del 2007-2008 e,
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successivamente, dalla crisi pandemica del 2020, in particolare in ragione
dell’esaurimento delle riserve di liquidità e di capitale proprio a cui le imprese
hanno dovuto attingere per far fronte alla riduzione delle vendite . Dato il più
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basso valore di vendita degli intangibili, la situazione descritta potrebbe portare
all’uscita prematura dal mercato di imprese innovative potenzialmente redditizie;
e ciò non ostante si possa presumere che i settori caratterizzati da alta intensità di
intangibili, grazie alla diversa e maggiore abilità di fare affidamento su tecnologie
innovative e modalità di lavoro online nonché sull’utilizzo di fondi interni, siano
posizionati meglio per superare la crisi rispetto a quelli tradizionali, a riprova che
il capitale intangibile aumenta la resilienza delle imprese .
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Dalle analisi sinteticamente riportate emerge la necessità di predisporre
possibili misure volte ad incentivare il finanziamento delle industrie ad elevata
intensità di asset intangibili. A tal fine, individuiamo nella nozione di “beni
intangibili” due macro-categorie: i) i beni intangibili che hanno rilevanza
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solamente all’interno dell’impresa che li produce (portati all’esterno essi non
hanno alcun valore), per esempio database, skills manageriali, reti organizzative e
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In proposito la dottrina parla di «tiranny of collateral». Cfr., tra gli altri, CECCHETTI -
SCHOENHOLTZ, Financing Intangible Capital, in Money, Banking and Financial Market, February 5,
2018, all’indirizzo https://tinyurl.com/25fmeyd3. Sulle difficoltà che le imprese in crescita incontrano
nel reperire finanziamenti per gli intangibili, cfr. anche MANIGART et al., Financing intangibles: is there
a market failure?, European Commission, Directorate-General for Internal Market, Industry,
Entrepreneurship and SMEs, Publications Office, 2020.
6 Cfr. OECD, Bridging the Gap in the Financing of Intangibles to Support Productivity: Background paper, 5
e 11. Sul punto cfr. anche MANIGART et al., Financing intangibles: is there a market failure?, Ghent University
- European Commission, Bruxelles, 2020, 12 ss. In dottrina, cfr. AIELLO et al., How firms finance innovation.
Further empirics from European SMEs, in Metroeconomica, n. 71, 2020, 689 ss.
7 Cfr. HASKEL - WESTLAKE, Restarting the Future: How to Fix the Intangible Economy, Princeton,
2022, 154 s. Sul punto cfr. anche PAGANO - ROSSI, The crash of the knowledge economy, in Camb. J.
Econ., n. 33, 2009, 665 ss.
8 Sul punto cfr. anche MANIGART et al., Financing intangibles, 4.
9 Cfr. DEMMOU - FRANCO, Mind the financing gap, 19 ss.
10 La nozione di “bene intangibile” è estremamente ampia, ricomprendendo tutti gli assets privi
di sostanza fisica ai quali è difficile attribuire un valore per l’assenza di un mercato, ossia di un
numero sufficiente di operazioni negoziali atte a determinarne un prezzo indicativo appunto del
suo valore. Cfr. GRANIERI, Valutazione “qualitativa” della proprietà industriale, rating dei titoli brevettuali
e stima del rischio nelle operazioni di finanziamento, in Giur. comm., 2012, I, 510 ss.
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