Page 6 - Maria Elena Salerno - Sostenibilità e innovazione: come la regolamentazione sulla finanza sostenibile può supportare la crescita dell'economia contemporanea
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IANUS n. 27-2023                       ISSN 1974-9805





               di  distribuzione,  fiducia  tra  compratori  e  fornitori,  relazioni  tra  finanziati  e
               finanziatori,  efficacia  organizzativa,  relazione  dipendente-impresa;  ii)  i  beni
               intangibili che possono avere rilevanza esterna all’impresa che li produce, ossia
               beni  a rilevanza  sociale, in  particolare  R&D,  brevetti,  copyright e  software .  Le
                                                                                     11
               modalità di finanziamento e i problemi a queste connessi sono diversi nei due
               casi: nel primo, l’impresa normalmente ricorre all’autofinanziamento e, quindi,
               si pone il problema di creare un contesto finanziario che incoraggi la stessa ad
               utilizzare gli utili a tal fine anziché distribuirli; nel secondo, l’impresa dovrebbe
               poter  fare  affidamento  sul  finanziamento  esterno  e  il  problema  che  si  pone  è
               quello di indurre e/o incentivare la finanza a sostenere progetti innovativi, cosa
               che richiede un congiunto e complementare intervento pubblico (dello Stato e
               delle Autorità di regolazione e vigilanza) e privato (degli operatori del mercato).
                  Per  far  fronte  alle  difficoltà  evidenziate,  occorre  tener  presente  che  il
               finanziamento/investimento  in  idee  innovative  richiede  l’apporto  di  “capitale
               paziente”,  non  ancorato  cioè  ai  profitti  di  breve  termine.  Tale  tipologia  di
               finanziamento  può  derivare  da  tre  principali  fonti  esterne  all’impresa:  il
               finanziamento statale, il finanziamento bancario e il finanziamento azionario. Di
               là  dalla  prevalenza  dell’una  o  dell’altra  a  seconda  delle  caratteristiche
               istituzionali, imprenditoriali e finanziarie di ciascun paese , siamo persuasi che,
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               per supportare l’innovazione necessaria alla crescita dell’economia, sia necessario
               il contributo di tutte nell’ottica della complementarità, attraverso lo sviluppo di
               un modello di finanziamento capace di superare la dicotomia tra Stato e mercato.
                  In tale prospettiva,  il  lavoro  si  articola  come  segue.  Dapprima  si dà  conto dei
               principali risultati che la letteratura esistente e, segnatamente, le analisi condotte in seno
               all’OECD evidenziano per ciascuna di queste tre fonti di finanziamento, sia in termini
               di fattori che ostacolano gli investimenti in settori ad elevata intensità di intangibili sia
               in termini di misure di policy che potrebbero essere adottate per rimuovere tali frizioni
               e incentivare il finanziamento dell’innovazione. Successivamente e sulla base di tali
               indagini e indicazioni, l’analisi si incentra sugli strumenti regolatori che, de iure condito,
               potrebbero essere presi a riferimento per la predisposizione di modelli di governance
               diretti  ad  indirizzare,  gestire  e  controllare  tali  finanziamenti  in  modo  efficace  ed
               efficiente; là dove l’efficacia e l’efficienza si misura in termini sia di idoneità a prevenire
               ed evitare le distorsioni nell’uso delle risorse erogate e a superare i problemi di azzardo
               morale derivanti dalla presenza di garanzie statali, sia di adeguatezza ad orientare i


                  11   Per  la  classificazione  del  capitale  intangibile  in  tre  categorie  (computerized  information,
               innovative property, economic competencies) usata dall’OECD, cfr. CORRADO et al., Intangible Investment
               in the EU and US before and since the Great Recession and its Contribution to Productivity Growth, EIB
               Working Papers, n. 2016/08. Sul punto, cfr. anche MORO VISCONTI, Nuovi intangibili e bancabilità
               dell’innovazione digitale, in Bancaria, 2018, 62 ss., in part. 63. Per l’inquadramento giuridico dei beni
               immateriali cfr., tra gli ultimi, BATTELLI, Epistemologia dei beni immateriali: inquadramento sistematico
               e spunti critici, in Giust. civ., 2022, 49 ss.; GUALDANI, I beni culturali immateriali: una categoria in cerca
               di autonomia, in Aedon, 2019, 83 ss.
                  12  DEMMOU et al., Productivity growth and finance, 6.

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