Page 109 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





               del regolamento, azioni più incisive nei confronti degli Stati membri non hanno
               trovato  condivisione  e  che  la  scelta  di  un  atto  non  vincolante  è  parsa  più
               ragionevole,  probabilmente,  alla  luce  delle  note  difficoltà  amministrative  e
               gestionali interne agli Stati.
                  Ad  ogni  modo,  ponendosi  dalla  prospettiva  della  comunità  internazionale,
               l’Unione  continua  a  distinguersi  nell’implementazione  dell’Accordo  parigino.
               Nondimeno, la debolezza dell’impianto regolatorio potrebbe svanire in un’ottica
               sistemica. Difatti, gli Stati sono tenuti ad esercitare le competenze, soprattutto,
               quelle condivise nel rispetto dei trattati e dei princìpi europei che informano le
               politiche  e  il  funzionamento  dell’Unione.  Pertanto,  un  governo  nazionale  che
               intraprenda una politica ambientale contraria a quella tracciata dai testi di diritto
               primario e derivato dell’Unione, si espone ad una procedura di infrazione e, quindi,
               al controllo sugli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione esercitato dalla
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               Commissione e dalla Corte di giustizia . La responsabilità degli Stati di curare le
               principali  azioni  previste  dal  regolamento  risulta,  perciò,  decisamente  ampia  e
               trasversale, interessando l’onere di definire il ritmo di riduzione delle emissioni fino
               al  2050,  di  sviluppare  un  sistema  di  monitoraggio  dei  progressi  compiuti  e  di
               garantire una transizione economica efficiente, equa e resiliente.


               4.  Il  dialogo  con  la  comunità  scientifica  e  con  la  collettività  tra  criticità  e
                  margini evolutivi

                  Ai sensi del regolamento, la portata effettiva dell’impegno climatico è rimessa,
               altresì, al dialogo con la comunità scientifica e all’interazione con la collettività .
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                  Se tanto è vero dal punto di vista teorico, ad oggi, il ricorso all’una come
               all’altra,  benché  fortemente  accentuato  nel  regolamento,  risultano  privi
               dell’incisività necessaria al punto che la normativa di riferimento, sufficiente a
               raggiungere le finalità prefisse nei suoi profili essenziali, fatica ad esprimere le sue

               Cheltenham, 2016, pp. 175-201; T. A. BÖRZEL, A. BUZOGÁNY, Compliance with EU Environmental
               Law. The Iceberg Is Melting, in Environmental Politics, 2019, pp. 315-341; A. HOFMANN, Left to Interest
               Groups?  On  the  Prospects  for  Enforcing  Environmental  Law  in  the  European  Union,  in  Environmental
               Politics, 2019, pp. 342-364.
                  29  Artt. 258-260 TFUE. v. L. FUMAGALLI, Commenti agli artt. 258-260 TFUE, in F. POCAR, M. C.
               BARUFFI, op. cit.; P. MORI, Commenti agli artt. 258-260 TFUE, in A. TIZZANO, op. cit.
                  30   Art.  9  regolamento  (UE)  2021/1119  cit.  Cfr.  F.  MUNARI,  Il  ruolo  della  scienza  nella
               giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di tutela della salute e dell´ambiente, in Il Diritto dell’Unione
               Europea,  2017,  pp.  129-152;  M.  BAR,  Scientific  Knowledge  in  Environmental  Litigation  before  Polish
               Administrative Courts: a Problem of Compliance with EU Law?, in European Energy and Environmental
               Law Review, 2018, pp. 169-174; M. ELIANTONIO, The Impact of EU Law on Access to Scientific Knowledge
               and the Standard of Review in National Environmental Litigation: A Story of Moving Targets and Vague
               Guidance,  in  European  Energy  and  Environmental  Law  Review,  2018,  pp.  115-124;  F.
               MUNARI, L’inadeguata percezione  della scienza  nel  diritto  internazionale  dell’ambiente  e  l’esigenza  di  un
               cambiamento di paradigma (The inadequate perception of science in international environmental law and the
               need of a change of paradigm), in Rivista giuridica dell’ambiente, 2023, pp. 443-472.

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