Page 155 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





                  La responsabilità individuale di ogni Stato ad agire è stata riconosciuta sin dalla
               Dichiarazione  delle  Nazioni  Unite  alla  Conferenza  sull’Ambiente  Umano  di
               Stoccolma .  In  questa  dichiarazione  si  afferma  anche  l’obbligo  di  adeguare  lo
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               sviluppo alle potenzialità offerte dal pianeta senza esaurirle, ma anzi preservandole
               per il futuro . Poiché è necessario un complesso di regole per apportare cambiamenti
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               diretti alla produzione e alla circolazione dei beni, il diritto internazionale, con la sua
               solida struttura giuridica, dovrebbe stabilire regole chiare che governino la relazione
               tra  beni  comuni  globali  -  preoccupazione  globale  dell’umanità  -  e  commercio
               internazionale, ad esempio consentendo la discriminazione di prodotti e persino la
               loro esclusione dal mercato globale in ragione delle loro modalità di produzione. Tale
               insieme  di  norme  ha  il  compito  di  operare  i  cambiamenti  a  livello  nazionale,
               regionale ed internazionale sopra descritti.
                  Secondo Leal-Arcas, una potenziale sinergia tra diritto commerciale e diritto
               ambientale,  con  particolare  riguardo  al  cambiamento  climatico,  risiede  nel
               principio dell’interesse comune dell’umanità. Il concetto di interesse comune è
               stato  introdotto  per  promuovere  la  cooperazione  internazionale  e  la
               responsabilità condivisa nella lotta alle sfide del cambiamento climatico e, infine,
               ad  altre  sfide  ambientali.  Si  riferisce  a  uno  spostamento  dell’attenzione  dagli
               interessi  della  sovranità  nazionale  sulle  risorse  naturali  alla  responsabilità
               congiunta per risorse specifiche .
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                  Proprio  come  il  cambiamento  climatico  è  diventato  una  preoccupazione
               comune  dell’umanità,  la  crisi  energetica  possiede  la  stessa  universalità,
               soprattutto a causa dell’elevata interdipendenza economica tra gli Stati causata
               dagli intensi scambi commerciali internazionali e dagli investimenti finanziari.
               Sebbene le soluzioni adottate a livello nazionale siano importanti, è altrettanto
               importante migliorare il modo in cui l’umanità affronta il problema del consumo
               di energia durante i processi produttivi e di consumo. Le decisioni internazionali
               sono infatti spesso ispirate da norme adottate a livello nazionale o regionale.
                  Alla base delle decisioni sull’uso dell’energia c’è un presupposto assiologico
               secondo cui ogni decisione riguardante l’uso dell’energia oggi elimina l’uso di

               Norway [1951] ICJ.
                  22  Declaration of the United Nations Conference on the Human Environment, Stoccolma 16 giugno 1972
               https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/NL7/300/05/PDF/NL730005.pdf?OpenElement
               (ultimo accesso 2 dicembre 2023).
                  23   Nella  Dichiarazione  di  Stoccolma  si  trovano:  il  Principio  4:  L’uomo  ha  la  speciale
               responsabilità di salvaguardare e gestire sapientemente il patrimonio della fauna selvatica e il suo
               habitat, che oggi sono gravemente messi in pericolo da una combinazione di fattori avversi. La
               conservazione della  natura, compresa la fauna selvatica, deve quindi ricevere importanza nella
               pianificazione dello sviluppo economico. Il Principio 11: Le politiche ambientali di tutti gli Stati
               dovrebbero migliorare e non influenzare negativamente il potenziale di sviluppo presente o futuro
               dei paesi in via di sviluppo, né dovrebbero ostacolare il raggiungimento di migliori condizioni di
               vita per tutti, e misure appropriate dovrebbero essere adottate dagli Stati e dalle organizzazioni
               internazionali  con  il  fine  di  raggiungere  un  accordo  per  far  fronte  alle  possibili  conseguenze
               economiche nazionali e internazionali derivanti dall’applicazione di misure ambientali.
                  24  LEAL-ARCAS, Climate Change and International Trade, 2013, Cheltenham, 82-83

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