Page 157 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





                  LA “PERSONALITÀ AMBIENTALE”: UN NUOVO PRINCIPIO DI
                                                                            
                             DIRITTO PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA?

                                           Alessandro Pelizzon

                                   Professore Associato di Diritto ambientale
                 School of Law and Society, University of the Sunshine Coast, Queensland (Australia)

                  Nel 2008, la nuova Costituzione ecuadoriana è diventata il primo documento giuridico a riconoscere i diritti
               della Natura, concretizzando legalmente l’importante invito di Christopher Stone del 1972 e l’appello di Thomas
               Berry e Cormac Cullinan a una Earth Jurisprudence. Nel corso del decennio successivo,  sono sorte  iniziative
               costituzionali, legislative e giudiziarie in un numero crescente di giurisdizioni, dalla Bolivia all’India, dalla Nuova
               Zelanda alla Colombia, segnando l’articolazione pratica di questa nuova teoria giuridica come uno dei movimenti
               in più rapida crescita del ventunesimo secolo. In un arco di tempo così relativamente breve si possono già individuare
               tre fasi all’interno del movimento: dopo un iniziale focus sull’accettazione della Natura come titolare dei diritti, si
               è verificato uno spostamento verso l’identificazione di detto titolare dei diritti come persona giuridica. Poiché tale
               identificazione  era  tutt’altro  che  incontrovertibile,  e  in  risposta  alle  numerose  critiche  avanzate  verso  l’uso  di
               categorie di personalità ereditate dalla tradizione giuridica latina, il movimento vive ora una terza fase, in cui il
               focus diventa la creazione di una nuova categoria di personalità, provvisoriamente chiamata “persona ambientale”.
               Anche se ancora proteiforme, l’emergere di una categoria così nuova rappresenta comunque un terreno fertile per il
               dialogo inter-giurisdizionale e inter-normativo sulla giustizia climatica e sugli obblighi etici delle istituzioni di
               governance  globale.  In  un’epoca  di  incertezza  sociale  globale  indotta  dal  clima,  la  “personalità  ambientale”
               potrebbe emergere come un nuovo principio di diritto internazionale?

                   In 2008, the new Ecuadorian Constitution became the first legal document to recognize Nature as having rights,
               legally concretizing Christopher’s Stone momentous 1972 invitation and Thomas Berry and Cormac Cullinan’s call
               to an Earth Jurisprudence. Over the ensuing decade, rights of Nature Constitutional, legislative and judicial initiatives
               arose in a growing number of jurisdictions, from Bolivia to India, from New Zealand to Colombia, marking the
               practical articulation of this novel legal theory as one of the fastest growing legal movements of the twenty-first century.
               Over such a relatively brief period of time, three phases can already be identified within the movement: after an initial
               focus on the acceptance of Nature as a right-holder, a shift occurred toward the identification of said right-holder as a
               legal person. Since such an identification was far from uncontroversial, and in response to numerous critiques advanced
               toward the use of categories of personhood inherited from the Roman legal tradition, the movement now inhabits a
               third phase, in which the focus becomes the creation of a novel category of personhood, tentatively called ‘environmental
               personhood’. Albeit still protean, the emergence of such a novel category nonetheless represents a fertile terrain for inter-
               jurisdictional and inter-normative dialogue around climate justice and the ethical obligations of global governance
               institutions. In a time of global climate-induced social uncertainty, could ‘environmental personhood’ emerge as a novel
               principle of international law?


               Sommario:

               1. L’emergenza di una giurisprudenza ecologica
               2. Dai diritti della Natura alla personalità giuridica
               3. I limiti della personalità giuridica
               4. Le origini della definizione di “persona”
               5. Verso una “persona ambientale”


                    Saggio sottoposto a double-blind peer review.

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