Page 28 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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KATHRYN GWIAZDON
concetti di giustizia, diritto e governance quando la stessa dichiarazione tace sui
principi fondanti di tali concetti, ossia la verità, la responsabilità, la riparazione e
la riconciliazione.
4. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la loro evoluzione per la tutela della vita
Esiste ancora l’opportunità per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - e per
coloro che li sostengono - di essere all’altezza degli ideali integrati nella struttura
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stessa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: il dialogo continuo e attivo . La
giustizia è democrazia e la democrazia è dialogo. L’inclusione di un dialogo
continuo all’interno del modello SDG è forse l’aspetto più prezioso dell’intero
documento. Rende gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile un corpo di lavoro vivo,
in evoluzione, capace di riflessione e cambiamento. Sviluppo, crescita e
prosperità devono essere ridefiniti e separati dalle loro origini occidentali e
devono essere integrati dalla conoscenza della tradizione indigena, dall’etica
relazionale e dai limiti reali delle risorse del pianeta. L’attenzione dovrebbe
essere focalizzata su ciò che serve affinché una comunità cresca insieme e si
sostenga, anziché su meccanismi di sviluppo e su modelli di crescita determinati
dal settore finanziario, dal PIL, dal commercio e dagli investimenti. In effetti,
l’obiettivo finale non può essere lo sviluppo, ma il giusto, sostenibile,
arricchimento della vita - una vita possibile solo attraverso le relazioni,
l’interdipendenza, il pensiero sistemico e i principi di equità e uguaglianza.
Anche la responsabilità e il risarcimento per i danni storici devono essere
incorporati e affrontati, così come la riconciliazione per tali danni, poiché la
giustizia non può esistere senza responsabilità.
In effetti, è attraverso il dialogo che gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile si
sono evoluti. Nel febbraio 2021, il Consiglio economico e sociale delle Nazioni
Unite ha convocato una riunione ministeriale speciale sul tema «Ripensare
l’uguaglianza: eliminare il razzismo, la xenofobia e la discriminazione per tutti
nel decennio di azione per gli SDG». Nella sua dichiarazione il presidente della
conferenza ha espresso alcune parole incredibilmente potenti di identificazione
e colpevolizzazione di una delle cause sistemiche più gravi delle crisi mondiali:
il danno e la divisione creati dal razzismo: «racism is the repudiation of our
common humanity … Despite our efforts, inequalities in the economic, social
and political spheres, however, continue to permeate institutions, social
structures and everyday life» .
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39 UN General Assembly Resolution, Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development.
Res. A/70/1, https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N15/291/89/PDF/
N1529189.pdf?OpenElement (ultimo accesso 3 dicembre).
40 AKRAM, Presidential statement on the occasion of the ECOSOC Special Ministerial Meeting
on Reimagining Equality: Eliminating Racism, Xenophobia and Discrimination for all in the
Decade of Action for the SDGs, 2021, https://ecosoc.un.org/sites/default/files/d7-
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