Page 30 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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KATHRYN GWIAZDON
sottolineano le relazioni che esistono tra gli esseri umani e la natura, e che
concernono gli esseri umani inseriti nella natura, espandendo il principio di
Ubuntu non semplicemente alle relazioni di identità tra esseri umani, ma alle
relazioni di identità tra esseri umani e natura. L’identità dell’essere umano è
profondamente intrecciata con l’identità della natura. La filosofia di Ubuntu è
stata estesa anche allo stato-nazione per contrastare il danno che i governi
hanno causato creando conflitti: uno Stato è uno Stato perché esiste in una
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comunità con altri Stati . Questo tipo di sovranità relazionale, che implica una
volontà di abolire ogni forma di colonizzazione da parte degli Stati più potenti
sui più deboli, può servire ad affrontare le ingiustizie e metodologie
anacronistiche e guidare meglio la governance e il processo decisionale
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nazionale e globale .
Come avviene per gli individui all’interno di una comunità, l’identità e il
benessere di uno Stato sono profondamente collegati alla comunità di tutti gli
Stati. Di conseguenza, le decisioni e l’apparato dello Stato e della comunità
internazionale dovrebbero riflettere questa interconnessione. Questo approccio
è evidente negli sforzi volti a riconoscere i diritti della Natura o il potenziale
nocivo dell’azione umana e la conseguente responsabilità. Un esempio di
riconoscimento di interconnessione è dato dalla proposta di riconoscere il
concetto di amministrazione fiduciaria della Terra (“Earth trusteeship”).
Attraverso questa concezione si afferma l’approccio ecologico all’interno dei
sistemi di governo e si decentra il ruolo dell’essere umano rispetto alla natura.
Tali fenomeni prendono il nome di eco-antropocentrismo, diritto e governance
ecologica, diritto della Terra e giurisprudenza della Terra e si fondano sulla
consapevolezza che limiti reciproci, come i limiti allo sfruttamento delle risorse
del pianeta, sono necessari per garantire un futuro comune . Il programma delle
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Nazioni Unite-Harmony with Nature, un’iniziativa di fondamentale
importanza che ospita e guida i continui dialoghi interattivi sugli SDG, collega
e monitora i gruppi, le norme e gli attori promotori di tale approccio per
costruire un’altra componente fondamentale degli SDG: la solidarietà .
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44 GWIAZDON, State global responsibility for environmental crises: The ethical and legal implications of a
state’s failure to protect human rights, in Ecological Integrity in Science and Law, WESTRA-BOSSELMANN-
FERMEGLIA. Cham: Springer, 2020.
45 MIGNOLO-WALSH, On Decoloniality: Concepts, Analytics, Praxis, Durham, NC: Duke University
Press, 2018.
46 Si veda per esempio the Ecological Law and Governance Association. 2021,
www.elgaworld.org; UNUIGBE, Eco- Anthropocentrism and Sustainable Development in Nigeria’s Niger
Delta Region. Benin City: Ambik Press 2020; JENNINGS, Ecological Governance: Towards a New Social
Contract with the Earth, Morgantown: West Virginia University Press, 2016.
47 UN Harmony with Nature, https://harmonywithnatureun.org/. Per un commento si veda
SZPAK, International solidarity as the basis for millennium/ sustainable development goals, in Polish
Quarterly of International Affairs 26(1): 2017, 106– 126.)
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