Page 29 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023 ISSN 1974-9805
Questo messaggio ha un obiettivo e un’identità perché individua i problemi
concreti, comprensibili alle popolazioni e prende in esame i danni già presenti.
In quanto documento programmatico, tale dichiarazione richiede
un’attuazione in concreto che si fondi su principi di equità universalmente
riconosciuti e rispettosi degli interessi dei diversi soggetti coinvolti. A tale
proposito, il principio di Ubuntu, la pratica della solidarietà e la metodologia
del cosmopolitismo radicato può indicare la via da seguire. Ubuntu è un
principio etico e normativo proprio dell’Africa meridionale che si traduce
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approssimativamente in “Io sono perché noi siamo” . Si tratta
fondamentalmente di un principio di solidarietà e di comunità, per la società,
che si fonda sul presupposto che l’esistenza umana è inestricabilmente
intrecciata con quella degli altri. Quando applicata nel diritto, la riconciliazione
è un aspetto cruciale, poiché non può esserci riparazione e comprensione senza
verità e riconciliazione . Ubuntu va di pari passo con il cosmopolitismo
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radicale, una metodologia che riconosce il valore sia dell’aspetto
multidimensionale dell’umanità sia di ogni singolo individuo con la
convinzione che tale aspetto informi anche la comunità globale Questi concetti
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- di vita, cura ed empatia – si fondano sul fatto che il valore dell’umanità risiede
nella sua diversità e non in un’universalità amorfa e anonima. Attraverso le
differenze la società non solo convive, ma cresce. L’impegno etico può fornire
spazio per questo tipo di inquadramento, per un’analisi approfondita delle
relazioni individuali e collettive, delle condotte legittime ed eque e di quelle
illecite verso altri individui o verso la comunità. Ciò potrà aiutare a riconoscere
i soggetti responsabili e consentirà di adottare efficaci misure di riparazione.
Sono numerose le ricerche che, nell’ambito del diritto e della governance,
hanno studiato la scarsa sostenibilità ed inadeguatezza dell’attuale quadro
giuridico sia per quanto riguarda il diritto che la governance ambientale
internazionale. Tale contesto appare infatti troppo radicato
nell’antropocentrismo, nella crescita illimitata e nella sottovalutazione della
relazione e della interdipendenza tra l’umanità e la natura. Questi approcci
files/files/files/en/president/2021/statement-ecosoc-president-18-February-2021.pdf (ultimo
accesso 3 dicembre 2023). Il presidente ha affermato anche che «Further efforts are needed to
expand laws and regulations forbidding hate speech, incitement to violence and other types of hate
crimes o offline and on-line. Strengthening anti-discrimination measures, including grievance
redress mechanisms, is of utmost urgency. Law enforcement culture, policies and practices which
violate human rights need to be addressed. Concerns were expressed about tsunami of hatred and
global resurgence in violent nationalism, ultranationalism, xenophobia, neo-Nazism, religious
discrimination such as Islamophobia and other forms of intolerance. Social media platforms too are
being exploited to spread hatred and disinformation particularly amidst the pandemic».
41 TUTU, No Future without Forgiveness. New York: Doubleday 1999
42 SACHS, The Strange Alchemy of Life and Law, Oxford: Oxford University Press, 2009.
43 Si veda APPIAH, Cosmopolitanism: Ethics in a World of Strangers. New York: W. Norton &
Company. 2007 e
APPIAH, The Ethics of Identity. Princeton, PA: Princeton University Press. 2007.
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