Page 65 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023                       ISSN 1974-9805





               dell’IA e, in particolare, come debbano interpretarsi in tal caso i diritti dei titolari
               dei dati. L’IA Act, che sarà presto adottato a livello europeo non colma questo
               vuoto di tutela, così come non sembra colmato dal Data Act, che è attualmente
               in fase di discussione da parte del Consiglio, a meno che la versione finale del
               testo sia radicalmente diversa dall’attuale.
                  Al  fine  di  disciplinare  adeguatamente  le  questioni  settoriali  e  specifiche
               inerenti l’uso di sistemi di IA nel settore agro-forestale, si potrebbero inserite delle
               norme  ad  hoc  nel  cosiddetto  AI  Act,  in  cui  non  vi  è  un  esplicito  riferimento
               all’utilizzo  di  sistemi  di  IA  nel  settore  agro-forestale  e  si  dovrebbero  adottare
               regolamenti  settoriali  specifici  in  attuazione  del  Data  Act.  L’applicazione  di
               sistemi  di  IA  nel  settore  agricolo-forestale  presenta  infatti  le  sue  peculiarità  e
               richiede, pertanto, soluzioni differenziate. In alternativa, occorre attendere un
               chiarimento da parte della Corte di Giustizia in sede di rinvio pregiudiziale di
               interpretazione sulle norme del GDPR richiamate nel testo.
                  Oltre a ciò, occorre anche tenere in considerazione il fatto che nei paesi a
               reddito medio-basso spesso manca del tutto una normativa adeguata a protezione
               dei dati dei soggetti interessati, per cui, in tal caso l’uso di sistemi di IA a tutela
               delle  foreste  rischia  seriamente  di  violare  il  diritto  alla  protezione  dei  dati
               personali dei proprietari privati di aree forestali ivi ubicate.
                  Questo contributo rappresenta solo il punto di partenza di una riflessione più
               profonda  tesa  ad  approfondire  quale  tipo  di  tutele  e  garanzie  sia  necessario
               prevedere  per  tutelare  i  diritti  di  tali  soggetti  vulnerabili  e,  al  tempo  stesso,
               garantire  una  conservazione  efficace  del  patrimonio  forestale.  L’augurio  è,
               quindi, quello che questa breve panoramica delle questioni irrisolte in materia
               rappresenti  uno  spunto  di  riflessione  per  approfondimenti  mirati  su  questo
               importante tema di ricerca.






























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