Page 68 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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EMANUELA ORLANDO





               1. Introduzione

                  Negli  ultimi  decenni,  la  minaccia  sempre  più  imperante  del  cambiamento
               climatico, il problema della perdita della biodiversità e il progressivo e incessante
               degrado  ambientale,  hanno  messo  in  luce  in  maniera  sempre  più  evidente
               l’esigenza di ripensare e riorientare in chiave di sviluppo sostenibile i sistemi di
               produzione e distribuzione a livello globale. Attualmente, più del sessanta per
               cento  del  commercio  globale  si  svolge  in  catene  di  valore  legate  ad  imprese
               transnazionali .  Le  esternalità  negative  e  l’impatto  ambientale,  sociale  e  sulla
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               tutela dei diritti umani derivanti dai processi di produzione e distribuzione e dal
               consumo nel mercato globale è da tempo oggetto di analisi e discussione a livello
               internazionale  e  nell’ambito  dell’Unione  Europea.  Se  da  un  lato  la
               globalizzazione economica e l’aumento della produzione e distribuzione di beni
               di  consumo  e  servizi  attraverso  catene  di  fornitura  internazionali  ha  portato
               numerosi vantaggi e opportunità, dall’altro lato, questi stessi processi sono stati
               accompagnati da problematiche significative in termini di impatto ambientale,
               umano e sociale. Tali problematiche sono accentuate specialmente in quei paesi
               dove  la  mancanza  di  una  legislazione  nazionale  adeguata  combinata  con  la
               carenza di appropriate tutele a livello della singola impresa, rendono le imprese
               multinazionali ivi operanti particolarmente esposte al rischio che le loro attività e
               operazioni  commerciali  siano  direttamente  o  indirettamente  associate  a  gravi
               danni all’ambiente e abusi di diritti umani. Emblematico a questo riguardo è il
               caso  riguardante  il  coinvolgimento  della  multinazionale  Union  Carbide  nel
               gravissimo  incidente  di  Bhopal,  in  India  nel  1984,  dove  la  fuoriuscita  di  40
               tonnellate  di  gas  altamente  tossico  da  un  impianto  chimico  causò  la  morte
               immediata di più di tremila ottocento persone, e provocando uno dei più gravi
               disastri  ambientali  nella  storia  dell’India.  Da  un  punto  di  vista  giuridico,  la
               tragedia di Bhopal viene spesso evocata come uno degli esempi più evidenti della
               totale inadeguatezza del quadro giuridico nella regolamentazione delle imprese
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               operanti in paesi in via di sviluppo , e soprattutto della mancanza di meccanismi
               appropriati che garantiscano una giustizia effettiva per le vittime di tali incidenti,
               attraverso  un  appropriato  risarcimento  e  l’affermazione  delle  dovute
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               responsabilità .  Purtroppo,  a  distanza  di  molti  anni  da  quel  tragico  evento,
               rimangono  numerosi  e  ripetuti  gli  episodi  in  cui  imprese  occidentali  sono
               coinvolte, direttamente o indirettamente, in casi di violazioni di norme ambientali


                  1    UNCTAD,       Global   Value    Chains   and     Development   (2013)
               https://unctad.org/system/files/official-document/wir2013_en.pdf
                  2  TYAGI e ROSENCRANZ, Some International law aspects of the Bhopal disaster, in Social science
               and Medicine, 1988, 1105.
                  3  PASSOW e EDWARD, ‘The long, dark shadow of Bhopal: still waiting for justice, four decades
               on’,   in   The   Guardian,   14   June   2023,   https://www.theguardian.com/global-
               development/2023/jun/14/bhopal-toxic-gas-leak-chemical-environmental-disaster-waiting-for-
               justice-union-carbide-dow (ultimo accesso 4 settembre 2023).

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