Page 8 - Marzia Gaia Marzano - Intelligenza artificiale e decisione penale: quali gli scenari possibili? - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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MARZIA GAIA MARZANO
3. I vantaggi del ricorso alla giustizia predittiva…
Il ricorso alla giustizia predittiva (rectius: l’utilizzo di strumenti di predizione
decisoria sia per le parti del processo che per i giudici) si ritiene astrattamente in
grado di apportare vantaggi al sistema penale; tuttavia, è innegabile che esso sia
allo stesso tempo foriero di rischi.
Per ciò che concerne la posizione delle parti processuali, si osserva che i
sistemi di predizione decisoria consentirebbero di addivenire ad una strategia
processuale maggiormente efficace in quanto fondata non solo sulla bravura
del Pubblico Ministero o del difensore, ma anche su un calcolo statistico legato
alla possibilità di successo di quella strategia, il che, di riflesso, consentirebbe
di ridurre il carico giudiziario, incentivando il ricorso a riti alternativi e, più
in generale, a modelli di conclusione del procedimento diversi da quello
ordinario .
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Parallelamente, dal punto di vista dell’organo giudicante, l’utilizzo di tali
strumenti quale ausilio nell’emissione della decisione consentirebbe di accorciare
i tempi del processo, promettendo di addivenire ad una realmente ragionevole
durata dei giudizi.
Si tratta, in definitiva, di risultati pratici di notevolissima importanza, anche
alla luce delle politiche europee che prevedono tra gli obiettivi da raggiungere –
soprattutto per l’Italia – una maggiore efficienza del sistema giustizia da realizzare
anche attraverso il ricorso alla digitalizzazione .
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Gli effetti positivi dell’uso dell’IA nell’ambito della decisione giudiziaria, però,
non sarebbero di carattere esclusivamente pratico.
Si osserva, infatti, che la “calcolabilità giuridico-penale”, unitamente alla
funzione degli strumenti di predizione decisoria, sarebbero progressivamente in
13 Al riguardo KAPLAN, Intelligenza artificiale, cit., p. 139 riporta un recente tentativo di
applicazione del machine learning alla previsione dei verdetti della Corte Suprema statunitense che
ha riportato un’affidabilità pari al 70%.
Parimenti degno di menzione è il progetto portato aventi dall’University College of London che nel
2016 ha sviluppato un algoritmo in grado di prevedere le decisioni della Corte europea dei diritti
dell’uomo riportando un margine di successo che si aggira intorno al 79%. Il progetto può essere
consultato al link https://www.ucl.ac.uk/news/2016/oct/ai-predicts-outcomes-human-rights-trials,
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mentre per la presentazione della ricerca si veda: ALETRAS, TSARAPATSANIS, PREOTIUC-PIETRO,
LAMPOS, Predicting judicial decisions of the European Court of Human Rights: a Natural Language
Processing perspective, in PeerJ Computer Science, 2016 reperibile su https://doi.org/10.7717/peerj-
cs.93. In argomento si veda: COSTANZI, La matematica del processo: oltre le colonne d’Ercole della giustizia
penale, in Questione Giustizia, 4, 2018, p. 186.
14 Il crescente interesse per l’efficienza della giustizia è confermato anche dal Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza - il programma di ripartizione delle risorse dei fondi stanziati dall’Unione
europea allo scopo di risollevare le sorti dell’economia interno degli stati membri a seguito della
crisi sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus – il quale, pur non occupandosi specificamente
del ruolo dell’IA in ambito penale, prevede tra gli obiettivi da raggiungere quello di eliminare i tempi
morti, puntando (anche) sulla digitalizzazione. In argomento si veda: TECCE, PNRR e riforma della
giustizia penale: prospettive e limiti, in Processo penale e giustizia, 4, 2021, pp. 981 e ss.
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