Page 21 - Riccardo Tonelli - Regolarità contributiva, tutela dei lavoratori e nuovi strumenti digitali di controllo delle imprese - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
P. 21

IANUS - Quaderni 2023                                        ISSN 1974-9805




               dei  nudges  (letteralmente  “pungoli”,  sostanzialmente  delle  indicazioni)  non
               contenenti contestazioni specifiche e giuridicamente vincolanti, ma con cui si
               rendeva  edotta  l’impresa  del  fatto  che,  alla  prima  denuncia  obbligatoria  utile
               dall’invio del nudge, l’INPS avrebbe verificato la sua posizione.
                  Il sistema si fonda sull’errata percezione del rischio da parte di chi pone in
               essere tali irregolarità e pare aver registrato esiti positivi: il 22 per cento degli
               operatori attenzionati ha infatti regolarizzato la propria posizione entro venti
               giorni dall’invio dell’alert e ha ridotto notevolmente la quantità di contributi
               pagati tramite compensazione; inoltre, quasi due terzi delle imprese campione
               hanno comunque mutato il proprio comportamento procedendo a un minor
               ricorso alla compensazione . Importante, specie per vagliare l’attendibilità del
                                         67
               funzionamento dell’algoritmo, è altresì il dato sulle imprese cessate a nove
               mesi dall’invio del messaggio da parte dell’INPS che sono circa la metà del
               campione.  Tali  imprese  sono  state  liquidate,  ma  i  soggetti  che  hanno
               realizzato la frode ben potranno aprire senza particolari costi e in tempi brevi
               nuove realtà imprenditoriali riattivando il medesimo (o un simile) sistema di
               frode. A fronte della raccolta e dell’analisi di una quantità sempre maggiore di
               dati,  l’implementazione  di  un  tale  sistema  dovrebbe  consentire  proprio  di
               identificare in un momento assolutamente anticipato le imprese che  – sulla
               base del calcolo algoritmico – possano essere ritenute potenziali frodatrici. La
               questione  presenta  profili  di  complessità  sul  piano  tecnico-giuridico:  un
               sistema  di  prevenzione  fondato  su  elementi  di  carattere  predittivo-
               probabilistico  (quindi  meri  indici  di  rischio)  elaborati  e  valutati  da  un
               algoritmo  non  può  portare  all’attivazione  di  poteri  pubblici  che  incidono
               (anche  pesantemente)  sulle  posizioni  giuridiche  soggettive  dei  destinatari.
               D’altra  parte,  si  tratta  di  uno  strumento  senz’altro  utile  nell’ottica  sia
               dell’adempimento degli obblighi contributivi da parte dei soggetti attenzionati
               sia,  in  generale,  della  promozione  di  modalità  preventive  di  controllo  e  di
               monitoraggio della regolarità degli operatori economici.


               5. Riflessioni conclusive

                  Come si è tentato di dimostrare, lo sviluppo da parte dell’INPS di applicativi
               digitali diretti a ottimizzare i controlli rispetto alla regolarità (non solo, ma anche)
               contributiva delle imprese pare poter determinare un incremento dell’efficacia
               degli stessi.
                  In questa sede si è scelto di osservare i possibili riflessi positivi del progresso
               tecnologico  e  digitale  rispetto  alla  tutela  dei  lavoratori  prendendo  in


                  67  È altresì interessante rilevare che circa il quaranta per cento delle imprese campione non ha
               proceduto più a compensazioni, ma ha altresì cessato di versare contributi. Cfr.: LILLA, SAPORITO,
               Lotta alle frodi grazie all’algoritmo, cit. 90-91.


                                                   163
   16   17   18   19   20   21   22   23