Page 20 - Riccardo Tonelli - Regolarità contributiva, tutela dei lavoratori e nuovi strumenti digitali di controllo delle imprese - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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RICCARDO TONELLI





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               pubblici  (Agenzia  delle  Entrate,  So.Se. ,  Guardia  di  Finanza  e  Agenzia  delle
               dogane) . L’elaborazione di tali indici consente di identificare la probabilità di
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               evasione contributiva (derivante  – anche – dal lavoro nero o dal lavoro grigio)
               rispetto  alla  singola  impresa,  sulla  base  dello  scostamento  tra  la  forza  lavoro
               dichiarata e il valore teorico o mediano relativo alle imprese che presentano uno
               stesso o un analogo modello di business . Maggiore sarà lo scostamento tra i valori
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               mediani  o  teorici  identificati  e  i  valori  dichiarati  dall’impresa,  maggiore  sarà  il
               livello di rischio frode o irregolarità dell’impresa sottoposta a verifica.
                  L’elaborazione di tali indici consentirà sia di ottimizzare l’attività di vigilanza
               documentale e ispettiva che potrà concentrarsi nei confronti delle imprese che
               presentano livelli di rischio più alti, sia di introdurre premialità nei confronti delle
               imprese che paiono ragionevolmente più virtuose, al pari di quanto già previsto
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               in relazione agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) .
                  In  secondo  luogo,  l’INPS  ha  recentemente  sperimentato  un  sistema  di
               prevenzione,  o  meglio,  di  anticipazione,  delle  frodi  che,  secondo  una  logica
               analoga agli ISAC, si basa su elementi di carattere predittivo-probabilistico. A tal
               fine, è stato identificato un campione di operatori economici, individuati da un
               algoritmo come potenziali frodatori ai danni dell’erario , a cui sono stati inviati
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                  62  Si tratta della società Soluzioni per il sistema economico s.p.a. partecipata dal Ministero
               dell’economia e delle finanze, e dalla Banca d’Italia.
                  63  Il piano di elaborazione degli ISAC ha preso avvio con le convenzioni multilaterali siglate tra
               INPS,  Agenzia  delle  Entrate,  So.Se.,  Guardia  di  Finanza  e  Agenzia  delle  dogane  di  cui  alle
               determinazioni presidenziali, 13 settembre 2017, n. 143 e 11 luglio 2018, n. 90. La base legale per
               l’interscambio  di  tali  dati  e  per  l’avvio  di  tale  collaborazione  è  costituita  dall’art.  9-bis,  d.l.  n.
               50/2017, convertito con modificazioni dalla l. n. 96/2017.
                  64  Le imprese non vengono infatti suddivise sulla base dei codici Ateco (ovvero sulla base del
               settore economico di appartenenza), ma sulla base della tipologia di organizzazione che adottano
               per condurre la propria attività.
                  Gli indicatori che compongono l’ISAC sono suddivisi in due categorie: gli indicatori elementari,
               fondati sul semplice confronto di dati amministrativi disponibili (ad esempio, il rapporto tra i metri
               quadri dei locali in cui si svolge l’attività economica e il numero dei lavoratori addetti); gli indicatori
               complessi, fondati su una stima econometrica che consente di identificare un valore teorico di forza
               lavoro che dovrebbe presentare un’impresa in base al modello di business da essa adottato, nonché
               al  settore  di  attività  e  al  territorio  entro  il  quale  opera.  Per  un’analisi  più  dettagliata  sul
               funzionamento  degli  indicatori  si  rimanda  alla  Relazione  sull’economia  non  osservata  e
               sull’evasione fisale e contributiva, 2022, cit., 129-130.
                  65  Cfr.: Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fisale e contributiva, 2022, cit.,
               115-116 e 130-131.
                  66  L’individuazione delle imprese si è basata sull’analisi dei cd. small data in possesso dell’Ente
               previdenziale, ovvero sullo studio approfondito di pochi casi poi identificati come paradigmatici
               rispetto alla commissione di talune tipologie di frode. Tra i comportamenti valutati come ricorrenti
               si riscontrano: la compensazione del debito contributivo con crediti di poco inferiori alla somma al
               fine di attirare minori attenzioni da parte degli organi di controllo; il passaggio, spesso in blocco, di
               gruppi di lavoratori da un’impresa all’altra al momento del licenziamento; l’affidarsi ai medesimi
               intermediari per la gestione delle pratiche fiscali; la presenza degli stessi soggetti quali rappresentanti
               legali di società diverse, spesso meri prestanome. Per un approfondimento sul punto, cfr.: LILLA,
               SAPORITO, Lotta alle frodi grazie all’algoritmo, cit., 89.


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