Page 12 - Maria Elena Salerno - Gli obiettivi di sostenibilità nella prestazione dei servizi di consulenza in materia di investimenti e di gestione di portafogli alla luce dei nuovi Orientamenti ESMA su alcuni aspetti dei requisiti di adeguatezza della MiFID II
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MARIA ELENA SALERNO





               conformemente all’obbligo di agire nel migliore interesse dei clienti, dovrebbero,
               prima  di  chiedere  le  potenziali  preferenze  di  sostenibilità,  valutare  gli  altri
               obiettivi di investimento, l’orizzonte temporale e le circostanze individuali del
               cliente o potenziale cliente.
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                  Le  linee  guida ,  invece,  si  occupano  della  necessità  per  l’intermediario,
               nell’ambito  di  un  rapporto  continuativo  di  consulenza,  di  intercettare  gli
               eventuali cambiamenti nelle caratteristiche ed esigenze del cliente, ivi compresa
               l’attitudine verso i temi della sostenibilità, procedendo ad un aggiornamento del
               suo profilo (si pensi al caso di un investitore che nel corso del tempo maturi una
               propria  “coscienza  sostenibile”,  mostrando  una  particolare  sensibilità  verso
               temi quali la lotta ai cambiamenti climatici, le energie rinnovabili o l’edilizia
               sostenibile).  Si  stabilisce,  infatti,  sulla  base  di  quanto  suggerito  dalla
               Commissione nel considerando 4 del Regolamento del 2021, che l’informazione
               inerente alle preferenze di sostenibilità di un cliente dovrebbe essere aggiornata
               (per  i  rapporti  continuativi)  al  più  tardi  in  occasione  del  successivo
               aggiornamento periodico dopo l’entrata in vigore del Regolamento delegato. Si
               dovrebbe offrire ai clienti l’opportunità di aggiornare immediatamente il proprio
               profilo,  se  lo  desiderano;  in  caso  contrario,  durante  il  periodo  che  precede
               l’acquisizione,  da  parte  dell’impresa,  delle  informazioni  sulle  preferenze  di
               sostenibilità del cliente, quest’ultimo sarà considerato «neutrale  in termini di
               sostenibilità»  con  la  conseguenza  che  al  medesimo  potrebbero  essere
               raccomandati sia prodotti con elementi di sostenibilità sia prodotti che ne sono
               privi.

                  2.3. Direttive per l’applicazione della know your merchandise rule

                  Con riferimento al profilo del prodotto da offrire o raccomandare, il riformato
               Regolamento 2017/565 (art. 54, par. 9) impone all’intermediario di predisporre
               appropriate politiche e procedure che provino la propria capacità di «comprendere
               la natura e le caratteristiche, compresi i costi e i rischi, dei servizi di investimento e degli
               strumenti finanziari selezionati per i clienti, compresi eventuali fattori di sostenibilità, e di
               valutare, tenendo conto dei costi e della complessità, se servizi di investimento o strumenti
               finanziari  equivalenti  possano  corrispondere  al  profilo  del  cliente».  Gli  indicatori  di
               sostenibilità,  dunque,  fanno  la  loro  comparsa  nel  processo  di  selezione  del
               prodotto  tra  gli  elementi  che  devono  essere  presi  in  considerazione
               dall’intermediario  ai  fini  della  formulazione  di  una  proposta  di  investimento
               adeguata.
                  Stanti queste previsioni, ai fini di una corretta ed armonizzata applicazione
               della  know  your  marchandise  rule  intervengono  i  chiarimenti  forniti  nei  nuovi





                  22  V. Orientamento 57 di supporto all’Orientamento generale 5.

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